Hanno deciso di di affidare ad una "Lettera aperta e alle donne e agli uomini di Sicilia" i loro pensieri le "Donne di Mare", la battagliera associazione capitanata da eccellenze femminili siciliane capaci di distinguersi ai massimi livelli nelle rispettive professioni come la Chef Bonetta Dall'Oglio e la Giurista Daniela Mainenti.
Le loro battaglie a tutela di una pesca sostenibile e per il recupero e valorizzazione delle tradizioni enogastronomiche sono difficili e coraggiose, forse poco conosciute in un settore violento e spregiudicato dominato da troppi "maschi" senza scrupoli: ma sono Donne e, per fortuna, è complicato tenerle all'angolo...
"Chiudiamo quest’anno con un resoconto per immagini .
Esse più di ogni parola eloquentemente descrivono quanto questa piccola e fortissima associazione ha fatto, notato, approfondito, denunciato, proposto nel corso dell’anno che sta per concludersi.
Assistiamo attonite a scelte di governo regionale che escludono le donne dalle posizioni di vertice istituzionale locale.
Ne prendiamo atto, forti del fatto che Associazione Donne di Mare è presente per legge in un organismo pubblico che è la Consulta regionale della pesca siciliana.
Se questo è il trend servirebbe una nuova legge per escludere la presenza di questo piccolo presidio di genere in un mondo prevalentemente maschile dove, forse, la parola “maschio” rischia di essere esagerata.
Auspichiamo ovviamente che ciò non accada.
Noi condividiamo assolutamente queste parole ma solo se ci riferiamo allo stesso tipo di teste.
Ed è per questo che confidiamo nel nuovo Assessore all’Agricoltura con delega alla Pesca di cui conosciamo il costante impegno sui temi del mare e delle sue risorse.
Forse rispetto agli altri suoi colleghi egli ha un vantaggio in più: la nostra presenza.
Ci auguriamo se ne avvalga nel nuovo anno che sta per entrare, dando segnale di discontinuità
Se, come temiamo, per escludere le donne si è scelto di non convocare una intera Consulta, speriamo che il nostro nuovo Assessore si avvalga della nostra collaborazione per la straordinaria piazza di intelligenze che vi operano.
Mettiamo tutto ciò sin d’ora a disposizione del nuovo percorso decisorio all’interno di organismi trasparenti come la Consulta regionale della pesca e, di contra, saremo vedette a tutela di scelte di segno opposto per le quali esisterà pur sempre un giudice a Berlino."
Associazione "Donne di Mare" - componente Consulta Regionale per la Pesca