Meno parole, più fatti!
È questo il grido di allarme che i residenti ed i commercianti della zona di Piazza della Repubblica rivolgono alle istituzioni. Decine di promesse rassicuranti da parte degli organi competenti che non sono mai state mantenute.
I problemi principali dell’area in questione riguardano la sporcizia, la sicurezza e soprattutto la presenza di dormitori a cielo aperto.
Nel corso degli anni gli interventi da parte delle amministrazioni comunali che si sono succedute non sono mancati, ma sono stati per lo più estemporanei e straordinari. A mancare del tutto invece sono l’ordinaria amministrazione e il controllo del territorio.
Piazza della Repubblica è una delle piazze simbolo della nostra città, situata in pieno centro, nel "salotto buono", ma dove regna il degrado. Una piazza con un doppio volto: se durante il giorno infatti è sede di numerosi uffici ed edifici bancari, la sera si trasforma in un dormitorio a cielo aperto.
Siamo andati così a raccogliere le voci di chi vive e chi si ritrova a dover fare i conti tutti i giorni. Tra tutti la storia di Angela, che gestisce un bar situato proprio nella piazza. Queste le sue parole:
“Ogni mattina mi ritrovo alcune persone senza fissa dimore davanti l’ingresso della mia attività. Ho chiamato più volte le forze dell’ordine ma loro mi rispondono puntualmente che hanno le mani legate e non possono agire. Diverse le chiamate anche alla Dusty, la società che gestisce la raccolta dei rifiuti, ma dopo ventiquattrore la situazione si ripete. Ci troviamo in pieno centro, a pochi metri dall’abitazione del questore, ma ci sentiamo delusi ed abbandonati. Ho anche sporto alcune denunce per alcune minacce subite. Non è cambiato nulla.”
Della stessa linea di pensiero anche gli autisti AMT, che proprio in Piazza della Repubblica sostano per i capolinea.
“Siamo stati costretti ad istallare alcune cancellate dietro il nostro gabbiotto. E’ stato infatti distrutto da queste persone il motore dell’acqua, che usavano per lavarsi. La sporcizia che ci circonda è visibile agli occhi di tutti.”