Tra meno di una settimana si vota per le amministrative.
Nella giornata di sabato 2 ottobre le redazioni hanno ricevuto due comunicati, che non possono di certo definirsi "indispensabili" e nache particolarmente urgenti.
Il primo parte proprio dalla presidenza della regione ed influisce direttamente sul corso elettorale riferendosi esplicitamente ad una provvidenza destinanta direttamente ad uno dei comuni coinvolti nelle elezioni di domenica, Giarre.
Cioè, appena 7 giorni prima delle elezioni a Giarre, il governo regionale emana un comunicato con cui annuncia di aver concesso un finanziamento, con tanto di dichiarazione del presidente Musumeci in persona, esponente di Diventerà Bellissima che in quel comune sosteneva con il centro destra la candidata sindaco Patrizia Lionti salvo poi abbandonarla per altre "soluzioni".
Per dovere di cronaca, Patrizia Lionti non ha accettato dictat che volevano imporle il ritiro della candidatura e sta correndo dignitosamente la sua corsa appoggiata da una lista civica.
Era proprio necessario e urgente questo "annuncio" a pochi giorni dalle elezioni?
Più raffinato, se vogliamo, il comunicato emanato dal vice presidente del governo Musumeci, l'assessore Armao, che tira in ballo addirittura i poveri sacerdoti siciliani che non ce la fanno a mantenersi e ora ci pensa lui:
L'intervento di Armao è meno diretto di quello presidenziale, almeno ha il pudore di non indivduare una specifica chiesa (le solletica tutte in un colpo solo), ma a nessuno sfugge la forza elettorale della rete di parrocchie ed enti vari interessati alla "munificenza" del titolare dell'Economia che magari potrebbe occuparsi dei tanti, troppi, che non hanno nemmeno il conforto della preghiera.
Anche questo "comunicato" necessario ed urgente a pochi giorni dalle elezioni?
Siamo avanti millenni nella "comunicazione politica" o siamo indietro di secoli?