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Il giornale che pubblica una notizia e scatena l'inferno

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UNICT, opportuno non generalizzare: "C'È CHI NON CI STA". E con nome e cognome!

19-10-2021 07:00

Pierluigi Di Rosa

Cronaca, Università, Focus,

UNICT, opportuno non generalizzare: "C'È CHI NON CI STA". E con nome e cognome!

Riceviamo la mail, FIRMATA, di un docente di Scienze Umanistiche che la Paino non l'ha votata. E ce ne sono altri...E questo è buono. Molto buono.

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La notizia della "conferma" ci risultava più eclatante, imputazione a parte, per il fatto che era stata mantenuta del tutto segreta in un clima in cui all'Università di Catania stanno prevalendo censura (basta leggere le "rassegne stampa" dell'Ateneo) e addirittura la secretazione dei verbali degli organi deliberanti Consiglio di Amministrazione e Senato Accademico.

 

Una decisione gravissima, in contro tendenza rispetto a tutta la più recente ed ormai consolidata normativa sulla pubblicità degli atti della pubblica amministrazione.

 

GRAVISSIMA!

Nonostante il clima orribile e quanto ormai da troppo tempo accade all'Università di Catania, è quanto mai opportuno cominciare a distinguere e dare atto che, a fronte di governance sempre più arroccate nella difesa di un sistema indifendibile ed intollerabilmente dannoso per gli interessi generali, vi è una "fronda" che comincia a crescere e, finalmente anche a palesarsi.

 

Non sono pochi infatti quelli che cominciano ad opporsi: ed è questa la notizia.

Una buona notizia.

 

A seguito della pubblicazione dell'articolo di ieri abbiamo ricevuto una mail in redazione, FIRMATA:

"Caro Pierluigi Di Rosa,
sono un docente del Disum e le scrivo a proposito dell'articolo che ha pubblicato in data odierna sul suo giornale.

 

Mi sembra opportuno precisare che non tutti i docenti hanno votato la rielezione della collega Paino.

 

C'è stata una fronda di 18 docenti:

5, tra cui il sottoscritto, hanno dichiarato in modo esplicito il loro punto di vista disertando le elezioni (il dipartimento conosce perfettamente le loro identità; io no);

13 lo hanno fatto in forma mascherata (hanno fatto ricorso alla scheda bianca). 


Numeri esigui, è vero, ma pur sempre significativi.

Intendo dire che tra la classe docente c'è ancora qualcuno che dimostra di avere una coscienza civica. 
La saluto cordialmente."

Siamo rimasti colpiti e abbiamo subito risposto:

"Le esprimo il mio rispetto.

 
Se lei non ha nulla in contrario, mantenendo assolutamente riservata la fonte, (salvo sua espressa autorizzazione), darei notizia di questa realtà. 


Non è intenzione del giornale generalizzare, non a caso a costo di numerose querele indichiamo sempre nomi e cognomi. 
 

Siamo perfettamente consapevoli che c’è tanta gente perbene che deve trovare coraggio e fare rete per strappare Unict al degrado e restituirla alla Città ed ai suoi giovani.
 

In assenza di sue pubblicheremo anonimamente.
 

Grazie, buona vita."
Pierluigi Di Rosa

A stretto giro abbiamo ricevuto l'autorizzazione a pubblicare con l'indicazione del mittente, e la notizia diventa così ancora più buona ed importante:

"Buonasera,
l’autorizzo a pubblicare la fonte. 
Solo una preghiera: niente enfasi, non faccio niente di eccezionale."

Giuseppe Raciti

Giuseppe Raciti è Professore Associato di FILOSOFIA TEORETICA ed insegna Fondamenti di Filosofia al primo anno, Filosofia della Storia al secondo anno e Filosofia Teoretica al terzo anno.

 

Aderiamo alla richiesta: nessuna enfasi, anche se siamo convinti, conoscendo ormai l'ambiente ed avendone subìto personalmente le violentissime e scorrette reazioni, che al contrario purtroppo non è per nulla ordinario poter registrare queste prese di posizione in un contesto in cui, come si legge nelle intercettazioni, operava e continua ad operare gente inqualificabile che si permette di minacciare di "schiacciare come merde" quanti si oppongono ai loro disegni clientelari e totalmente illeciti.

 

Niente enfasi, quindi, ma la certezza che l'Università di Catania è piena di gente perbene e capace e che da questi piccoli segnali si deve ripartire per affermare un nuovo, stavolta davvero nuovo, percorso di legalità e coscienza per l'importantissimo ruolo che si esercita. 

Grazie Professor Raciti

e

grazie a tutti i docenti e dipendenti che non ci stanno.

 

È venuto il tempo di cambiare!


PS: A tutt'oggi il Rettore dell'Università di Catania Francesco Priolo non si è costituito come parte civile nei due processi "Università Bandita"...


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