È probabile che si tratti di una brutta storia, di quelle che vedono cittadini inermi contro poteri che usano ogni strumento possibile per raggiungere obiettivi che non si capisce quanto siano generali e quanto invece si piegano a quelli privati.
Vediamo.
Tra le vie Sturzo e Rizzo, alle spalle del Corso Sicilia, c'è un fazzoletto di terra asfaltata da tempo quasi immemorabile, oltre 40 anni, adibito a parcheggio.
A gestirlo, sin dalla sua istituzione, la famiglia Arena, ormai gli eredi, che lo aveva ottenuto in comodato oneroso dall'Arcivescovado di Catania che ne era proprietario: regolari contratto d'affitto e tutte le licenze ed autorizzazioni necessarie.
Poi il terreno in questione è passato in proprietà alla società Istica che è subentrata nel rapporto di affitto che prevede la scadenza nel febbraio 2025.
Ora, sintetizziamo al massimo: nel terreno è prevista la realizzazione di un parcheggio interrato e Istica ha firmato una convenzione con il comune di Catania che prevede che quell'area sia libera, cosa che non è perchè, appunto, c'è l'attività della famiglia Arena che la svolge del tutto legittimamente, tanto che Istica ha tentato uno sfratto che però è stato cassato dal giudice.
Ora, la questione si complica nel momento in cui, non essendo riuscita nel suo intento, Istica chiede al comune di Catania di occuparsene direttamente, e l'amministrazione comunale lo fa intervenendo a gamba tesa su un contenzioso tra privati.
Per chiarire, i fratelli Arena non accampano prepotenze e sono consapevoli che la realizzazione di un'opera pubblica possa comportare una compressione dei loro diritti, ma chiedono semplicemente di essere indennizzati per la risoluzione anticipata del loro contratto in modo di poter convertire la propria attività limitando i danni.
Cosa c'è di strano? Di irragionevole?
La risposta, come detto, è stata a quanto pare spropositata, con l'intervento del comune di Catania che ha emanato un atto di occupazione d'urgenza anche se, a quanto pare, non vi è al momento nessuna urgenza perché sono ancora da compiere gli atti propedeutici a bandire l'appalto per il nuovo parcheggio e quelli già fatti sono stati tutti annullati.
Il tutto aggravato dal fatto che è ancora sub iudice la vicenda amministrativa che, in sede cautelare, ha già visto giudizi contrastanti tra TAR e CGA e si attende il merito.
Nel frattempo, senza quindi alcun motivo di urgenza, ben 4 famiglie con i loro dipendenti, rimarranno, dopo 40 anni di onesta attività, senza sostentamento, da un giorno all'altro, sol perché "vuolsi così colà dove si puote"?
Solo che noi "dimandiamo" e "dimanderemo"...
Perché il comune di Catania interviene in modo così brutale, favorendo di fatto Istica togliendo alla ditta Arena il potere contrattuale derivante dal legittimo contratto di affitto?
L'avvocato che assiste la F.lli Arena è Fabio Greco e spiega a che punto è la vicenda dal punto di vista amministrativo.
Bhe, vedremo come andrà a finire anche questa...