È probabilmente una delle mostre più complesse ed importanti attualmente allestite in Italia, con oltre 130 opere di 80 artisti tra i più innovativi dell'ultimo secolo: “RiEvolution -I Grandi Rivoluzionari dell'Arte - Dal Futurismo alla Street Art”.
Opere iconiche di artisti che hanno messo i brividi ad intere generazioni: qui l'elenco tratto dal corposo catalogo della mostra che è un vero e proprio trattato storico-scientifico di uno dei periodi più fecondi per la sperimentazione artistica che ha condotto all'arte contemporanea come la si conosce oggi.
Al Palazzo della Cultura di Catania la mostra rimarrà sino al 7 gennaio 2024 ed è stata inauigurata con una conferenza stampa presieduta dal sindaco di Catania Enrico Trantino, che ha sottolineato l'importanza che la sua amministrazione presterà nei confronti delle iniziative culturali, soprattutto quelle a carattere divulgativo con uno scopo inclusivo delle più ampie fasce di cittadini:
Notevole anche l'impegno della Direzione Cultura del Comune di Catania che co-organizza l'evento con la collaborazione di Valentina Noto, responsabile del Museo Civico Castello Ursino e degli alti siti museali sotto la supervisione del Direttore del Dipartimento Cultura del Comune di Catania Paolo Di Caro:
La mostra vuole ripercorrere il secolo più innovativo e rivoluzionario dell’arte italiana, offrendo uno sguardo articolato sui fenomeni di trasformazione del pensiero, dall’inizio del Novecento fino ad oggi, creando una continua dialettica dinamica tra passato e presente.
Attraverso un percorso espositivo innovativo, che si articola in modo informale e svincolato dalle caratteristiche del proprio tempo, si passerà dal Futurismo all’Astrattismo, dall’Arte Povera a quella Cinetica, dalla Metafisica alla Transavanguardia per arrivare alla Street Art - spontanea e rivoluzionaria - attraverso un dialogo tra gli artisti, accomunati dal genio e dall’originalità delle opere stesse.
L’obiettivo dichiarato dai curatori è una rivoluzione estetica per un’educazione estetica.
Un invito per i visitatori ad allenare l’occhio e la mente alla percezione di opere che, prescindendo dalle correnti artistiche e di pensiero, poste una accanto all’altra fuori dal contesto teorico, esprimono al meglio la loro essenza, a volte proprio sottolineando la loro opposizione e differenza. Il focus è la genialità dell’artista e le sue sperimentazioni - sia nel linguaggio artistico, che nelle arti applicate - e la rivoluzione all’interno del percorso stesso.
Centotrenta tra tele, sculture, arti applicate, istallazioni, video, fotografie, opere rilevanti, di cui la maggior parte sono state esposte nei più importanti Musei di arte contemporanea del mondo e che provengono direttamente dagli artisti, dagli Archivi e dalle Fondazioni, oltre che da importanti collezioni private con un progetto di allestimento a cura dell’Architetto Giada Calcagno.
A spiegare il complesso lavoro che ha condotto a questo innovativo allestimento è il supervisore del comitato storico-scientifico della mostra, il critico d'arte Marco Di Capua che segnala come “La mostra si presenta come una vera, sorprendente galoppata nella bella modernità italiana, toccando, a partire dal Futurismo, i momenti e i protagonisti più smaglianti della nostra storia artistica.
Degli artisti italiani più innovativi non manca nessuno, ribadendo come nel nostro dna creativo la tradizione giochi un ruolo decisivo anche quando si tratta di scatenare rivoluzioni”:
Prodotta da Dietro Le Quinte arte contemporanea di Daniela Arionte e da Emergence Festival, con il patrocinio della Regione Sicilia, dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Catania e con la collaborazione scientifica e organizzativa di Edieuropa QUI arte contemporanea, Emergence Festival e di Dietro le Quinte arte contemporanea.
Curatori della mostra sono Raffaella Bozzini e Giuseppe Stagnitta, che nel 2021 ha curato e prodotto al Palazzo della Cultura la mostra “Warhol Bansky, confronto tra le due superstar della comunicazione”, uno degli eventi espositivi di maggior successo degli ultimi anni in Sicilia.
Il Comitato scientifico della mostra, presieduto da Marco Di Capua è costituito da importanti critici d’arte, studiosi, tra i quali Lucilla Meloni, Giusy Emiliano, Roberto Locci, Leonardo Clerici e Roberto Bilotti.
Per Raffaella Bozzini, co-curatrice di RiEvolution, “la mostra tende a non concedere riferimenti precisi, per permettere al visitatore di affrontarla con uno sguardo limpido da preconcetti e dare spazio a quella sensibilità che consente di farsi permeare dall’Arte, di affidarsi alle sensazioni e lasciare che lo sguardo si trasformi, tornando a uno stato di stupore”.
Il suggerimento è di provare ad ascoltare la mostra come una sinfonia di forme, colori e impulsi. Immergersi, per il tempo necessario a creare un capovolgimento del punto di vista, in una dimensione in cui lo sguardo artistico predomina ma non è separato dalla storia e dai rapporti sociali”.
Una mostra tra le più ricche del panorama nazionale, che ha visto il coinvolgimento di alcune tra le più prestigiose istituzioni d'arte e collezionisti tra cui: l’Archivio Accardi Sanfilippo, Fondazione Archivio Afro, Archivio Storico Alberto Biasi, Archivio Gianni Colombo, Archivio Pietro Consagra, Archivio Maria Lai, Archivio Bice Lazzari, Archivio Sergio Lombardo, Fondazione Piero Manzoni, Archivio Gino Marotta, Studio Fabio Mauri, Associazione per l'Arte L'Esperimento del Mondo, Studio Azzurro, Fondazione Fausto Melotti, Archivio Gastone Novelli, Archivio Achille Perilli, Pinacoteca Civica di Reggio Calabria, Archivio Fondazione Toti Scialoja, Archivio Severini Franchina, Archivio Grazia Varisco, Collezione di Roberto Bilotti Ruggi d’Aragona e Fondazione CA’ SKRIPTURA.
La mostra dedicherà spazio anche ad altre arti, come la fotografia e il cinema, linguaggi rivoluzionari dei figli del XX secolo, connotati fin dalla loro nascita da sperimentazione e innovazione e che hanno cambiato per sempre il corso della storia. Nel periodo dell’esposizione verranno proiettati in anteprima docufilm sugli artisti con la regia dell’artist film maker Roberto Locci.
Saranno, inoltre, organizzati degli approfondimenti con eventi in esclusiva, dibattiti, incontri con artisti e critici d’arte, per offrire ai visitatori una chiave di lettura di un secolo di arte contemporanea rivoluzionaria.
La mostra è accompagnata da un catalogo edito da Dietro le Quinte arte contemporanea, a cura di Raffaella Bozzini e Giuseppe Stagnitta, con i testi critici dei curatori e di Marco Di Capua, Lucilla Meloni, Leonardo Clerici e Antonio Presti.
All'interno dell'esposizione è dedicato un approfondimento ai padri del Futurismo Marinetti e Boccioni: un’installazione a cura di CLERICI SKRIPTURA, presenterà degli inediti del Libro del Cielo di FT MARINETTI ETNA - omaggio della famiglia Marinetti alla città di Catania - oltre ai libri in relazione filologica di D’Annunzio, Malaparte, Boccioni e l’URNA di vetro fusione etnea di Murano realizzata da Berengo al genio di Marinetti; opere eccellenti di Boccioni (Sviluppo di una bottiglia nello spazio, Antigrazioso e Lo Studio per la città che sale) gentilmente concessi dalla collezione di Roberto Bilotti.
Spazio anche per il lavoro di riqualificazione attraverso l’arte pubblica realizzato dalla FARM CULTURAL PARK di Favara e il lavoro di sensibilizzazione di Nicolaj Pennestri che lotta quotidianamente per denunciare attraverso la sua arte il cambiamento climatico.
Grande attenzione anche per l'instancabile impegno dell'artista e mecenate Antonio Presti, che nel corso della conferenza stampa inaugurale ha posto l'accento sulla necessità di una vera e propria resistenza contro l'avanzare della cultura dell'ignoranza che rischia di minare alle fondamenta l'enorme bellezza che ci circonda.
Insomma, una mostra-evento da non perdere:
Palazzo della Cultura di Catania - via Vittorio Emanuele 121
Aperta tutti i giorni dalle 10 alle 20
info e prenotazioni www.rievolution.eu