Pare che in via Santa Sofia il comune di Catania stia realizzando una pista ciclabile.
Al netto del fatto che la ditta subappaltatrice è stata interdetta per mafia, si tratta di una strada di particolare interesse, non foss'altro perché sede della Cittadella Universitaria e, soprattutto del Policlinico, Pronto soccorso compreso.
Certo, l'idea di una pista ciclabile con una pendenza vicina al 10% è già di per sè stupefacente, ma il tema principale è l'avvio dei lavori a poche settimane dalla chiusura di scuole ed università, quando magari il traffico sarebbe stato meno impegnativo.
Lavori ideali da fare, ad esempio, fine luglio o agosto, e invece loro li avviano a maggio: adorabili.
Infatti a quanto pare, tra i tanti record delle amministrazioni catanesi ci sono i master in programmazione che hanno in curriculum e quindi riescono a fare i lavori che creano più caos nei momenti peggiori dell'anno: sono campioni assoluti in questo, come in tanto altro a dire il vero.
Le lamentele dei residenti sono state immediate perché si sono visti cambiare di colpo la viabilità e temono che la cosa non si risolva positivamente.
Ma a lanciare un vero e proprio allarme-sicurezza sono stati per primi i sanitari del pronto soccorso del Policlinico, tra questi il dirigente medico Alessandro Belvedere, che con tanto di foto e video ha documentato come un ambulanza con paziente in codice rosso ci ha messo 3 minuti per compiere 30 metri: minuti che possono valere una vita.
E solo perché non si riesce a programmare uno straccio di lavoro, nonostante l'intervento delle polizie stradale e municipale che tuttavia non riescono a fare miracoli: la strada è quella che è ed i lavori ne restringono inevitabilmente la carreggiata, causando ingorghi interminabili.
La querelle, come normale che sia, si è quindi spostata sul piano politico, con il Movimento per l'Autonomia che ha sollevato la questione in consiglio comunale.
La consigliera del MPA avv. Serena Spoto è stata come al solito chiara: “PRIORITA’ ALLA SALUTE DEI CITTADINI E NON ALLE PISTE CICLABILI”
“Nonostante la nostra denuncia dei giorni scorsi, - ha affermato Spoto dando seguito alle denunce già espresse dalla coordinatrice catanese dell'MPA avv. Pina Alberghina - la situazione qui via Santa Sofia è sempre critica, anche dopo alcune iniziative poste in essere dalle istituzioni comunali”.
“Ho raccolto le lamentele di numerosi operatori – spiega la consigliera – quanto è stato fatto non è sufficiente per quanto sia apprezzabile. Ci troviamo sempre in una continua emergenza, con svariati cittadini che continuano a sostare sulle corsie inerenti alle attività ospedaliere. Risultato? un’ambulanza percorre 30 metri in 3 minuti!”
“Non è concepibile – prosegue Serena Spoto - che nel 2024 non si comprenda a pieno quanto sia fondamentale un Pronto Soccorso e che si dia priorità alle, seppur importanti, piste ciclabili rispetto alla salute dei cittadini. E’ auspicabile, come chiedono operatori e semplici cittadini, che vengano presi provvedimenti per dare un segnale forte. Peraltro – conclude Serena Spoto – l’analogo problema si riscontra anche nei pressi dell’Ospedale Garibaldi durante i giorni in cui è presente il mercato rionale”.
Quindi il tema non è, ormai, soltanto che nei pronto soccorso mancano medici ed infermieri, ma che adesso stanno facendo di tutto per rendere impossibile arrivarci: che sarà l'ennesima genialata per risolvere il problema demografico visto che siamo ormai troppi al mondo?