Ancora la città sta aspettando gli esiti della “perentoria diffida” che il sindaco di Catania Enrico Trantino ha comunicato urbi et orbi l'ormai lontanissimo 15 febbraio scorso, con la quale assegnava 10 (DIECI) giorni ai privati proprietari dell'area di corso Martiri per bonificare e presentare i piani industriali: sono passati oltre 4 mesi, 135 giorni e non si ha nessuna notizia, altro che diffida…
Come del resto non si ha notizia del caso SAC, quando si presentò con tanto di assistente legale in assemblea dei soci e fu mandato a casa senza gli atti che aveva richiesto: uno dei casi più eclatanti di umiliazione istituzionale che si sia mai visto da queste parti (e ce ne vuole);
o per il Centro Commerciale all'Ingrosso di Bicocca, che viene gestito da un privato nonostante la convenzione con il comune sia scaduta da anni: insomma, meglio stare su Facebook a fare video dalla lavanderia.
Adesso, l’associazione Volerelaluna di Catania prova a rilanciare organizzando un incontro con alcuni esponenti comunali etnei e regionali del Partito democratico e del Movimento 5 Stelle proprio sull’ormai settantennale questione del risanamento di corso Martiri della Libertà, una ferita ancora aperta nel cuore della città.
Nel suo piccolo, un bell’evento di dialogo e sinergia all’interno di un Campo largo che forse proprio sui temi concreti può trovare spazio comune per battaglie civili e politiche talvolta centrali per i territori.
Per la precisione, all’incontro di Volerelaluna erano presenti i consiglieri comunali catanesi Gianina Ciancio (M5S), Graziano Bonaccorsi (M5S) e Maurizio Caserta (Pd) e i deputati regionali Martina Ardizzone (M5S), Ersilia Saverino (Pd) e Giovanni Burtone (Pd).
(in foto: da sin. Mario Spampinato, Maurizio Caserta, Gianina Ciancio, Graziano Bonaccorsi, Martina Ardizzone, Giovanni Burtone, Ersilia Saverino, Franco Russo, Paolino Maniscalco e Giulio Toscano)
Con questo gruppo di rappresentanti politici, Volerelaluna ha instaurato un solido rapporto nell’ottica di una collaborazione quanto più proficua possibile, specie inerente le vicende urbanistiche catanesi e il futuro sviluppo della città.
L’associazione di attivisti intende proseguire la propria opera di pressione nei confronti delle autorità cittadine (sempre se le trovano, ndr), a partire dalle lungaggini dei piani regolatori, in attesa da tempo immemore.
Su corso Martiri, nell’ipotizzare specifiche interrogazioni al Consiglio comunale e all’Ars, ci si chiede intanto quali procedure il Comune abbia attivato, dopo la stipula dell’atto di rinnovo della convenzione, per ottenere dai proprietari delle aree l’adeguamento del progetto esecutivo del parcheggio multipiano alle nuove norme per le costruzioni e ai nuovi prezzi per le opere pubbliche, nonché l’attivazione di una garanzia fideiussoria di importo adeguato, nonché quali atti l’amministrazione intenda adottare per mettere in mora in maniera ultimativa i proprietari delle aree rispetto agli adempimenti di loro competenza e ai loro obblighi derivanti dalla convenzione del 2012, rinnovata nel 2022.
Alla Regione Siciliana si chiede invece di intraprendere le necessarie attività ispettive per accertare le inadempienze dei privati proprietari delle aree, assecondate dalla colpevole inerzia del Comune e di volere attivare gli eventuali interventi sostitutivi che dovessero risultare necessari affinché, facendo prevalere l’interesse pubblico, si possano porre le condizioni per l’avvio di un concreto processo di riqualificazione della zona intorno al corso Martiri della Libertà.
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