In un momento dove l’odio, la sopraffazione, la violenza, l’arroganza, hanno preso il sopravvento nell’animo umano, vorrei dedicare nella giornata della festa dei nonni, un piccolo momento di vita quotidiana, per sentire insieme, almeno per un giorno, la gioia che i bambini possono regalarci.
Ringrazio in modo particolare il mio nipotino, che oggi compie 6 anni, per il suo prezioso, inesauribile contributo.
Ai miei nipoti
Siete lì e vi guardo dormire, stroncati da una giornata di movimenti sfrenati, giochi inventati, richieste di aiuto, lacrime e baci.
Sì tanti tanti tantissimi baci, perché questo è l’unico modo che ho per tenervi attaccati a me, per qualche secondo, per qualche attimo, ma che ci riempie di gioia e di un amore senza eguali.
Cosa c’è di più bello nel poter accudire un bimbo sperduto nelle sue paure, nei suoi piccoli grandi dolori, nel suo avvicinarsi alla fanciullezza, al distacco.
Allora si sono una nonna che abbraccia e bacia i suoi nipoti, che si sfinisce mente e corpo per giocare con loro, che rimpiange di non essere più giovane e arzilla come un tempo, ma che con loro dimentica tutto, età, acciacchi, dolori, per ritornare ad essere bimba, adolescente, cantastorie.
Nonna mi racconti quando papà era piccolo, era monello?
Inizia così il lungo racconto delle piccole e grandi prodezze, monellerie, racconti inventati …
Nonna allora papà è un supereroe! Più forte di Hulk ..
Nonna perché le nuvole sono colorate?
Nonna perché ci sono le stelle?
Nonna vieni sdraiamoci qui e guardiamo le stelle, vediamo se cadono.
Così ci mettiamo sulla sdraio , ti stringi e ti rannicchi tra le mie braccia e guardiamo il cielo.
Ma se cadono le stelle nonna ci fanno male?
Nonna voliamo insieme dove non c’è la forza di gravità !
Nonna ho pensato una cosa tu non devi invecchiare più altrimenti poi muori, allora sai che ti dico non devi più spegnere le candeline così rimani sempre con me!
Momenti irripetibili dove lo stupore e la gioia reciproca si fondono in un unico abbraccio che proviene dal cuore, dove i gesti e le lacrime trattenute si sciolgono a risanare antiche ferite.
Vi guardo dormire mie dolci nipoti.
Tu piccolina di traverso nel tuo lettino con i capelli scompigliati che ti ricadono sugli occhi e con la mano sul ciuccio, per assicurarti così la tua consolazione. Sogni e il tuo corpicino assume posizioni rilassate o contratte, mentre l’espressione del tuo viso emette sorrisi o piccoli pianti, quando perdi il ciuccio.
E tu, mio piccolo grande amore, che ti allacci al mio corpo per sentirne il calore affinché la sicurezza ottenuta ti consenta di abbandonarti al sonno. Vorrei fugare ogni tua paura, ma purtroppo conosco il percorso che conduce all’indipendenza e so che lo dovrai compiere da solo. Io posso solo starti vicina e sostenerti, per il tempo consentito.
Diventi l’uomo invincibile Hulk che riesce a sconfiggere tutto il male del mondo, la tua forza quando ti trasformi non ha limiti e così per qualche ora le tue paure vengono rimosse. Oppure giochiamo a travestirci da Supereroi, ma in ogni gioco che facciamo insieme, tu riesci sempre a sconfiggermi. Mi dispiace che non facciamo più il gioco del vocabolario, quando ti insegnavo parole difficili spiegandoti il significato di ognuna e ridevamo quando ad appena tre anni le ripetevi inserendole in frasi compiute.
Adesso sei tu che scegli i giochi ed io posso solo assecondarli. Ma un gioco ancora ci accomuna inventare storie, così inizio una frase “c’era una volta un bambino che aveva una sorellina ed un cane” … tu continui aggiungendo i nomi e così facendo frase dopo frase le storie un po’ inventate un po’ vere, ci trasportano in luoghi da esplorare, in spiagge nascoste, in pianeti diversi, in situazioni di pericolo dove sempre il supereroe da’ prova di grande forza e coraggio.
Vorrei che il tempo si potesse fermare quando siamo insieme e viaggiamo così a lungo con la fantasia, ma la crescita purtroppo presuppone la voglia di televisione e di giochi al computer, ed il tempo a nostra disposizione si assottiglia sempre di più.
Ho ancora forse un po’ di tempo da dedicare a te mia piccolina, così spero di poter condividere, anche con te, questi momenti.
Momenti che riassumono una vita, più vite, che portano in sé la vera essenza dell’esistere e forse la consapevolezza di essere riusciti a coglierne il senso.
E rimango lì inebetita a guardarvi e a ripensare il tempo trascorso in vostra compagnia.
A gioire da tanto stupore.
Nonna che hai, perché piangi? Amore mio piango di Gioia perché la gioia tanto grande fa scendere le lacrime …