Sessant'anni di abbandono e incuria rappresentano oggi una minaccia per la sicurezza dei cittadini: è il caso dell'edificio di via Cronato 106 a Catania, alle spalle del viale Mario Rapisardi:
Cisal Catania e Legambiente Catania, congiuntamente, denunciano il potenziale pericolo di crollo e il degrado urbano di questa struttura.
L'edificio abbandonato non rappresenta soltanto un rischio fisico ma è anche simbolo di una gestione inefficiente delle risorse cittadine, con un impatto diretto sul tessuto urbano e sulla qualità della vita.
L'Edificio Abbandonato: Una Storia di Sessant'anni di Incuria
L'avvio della costruzione dell'edificio in questione avvenne nel 1964 e, da allora, non fu mai completato.
Questa struttura, dopo molti anni di abbandono, si è trasformata in un pericolo concreto per la sicurezza dei cittadini che vi transitano vicino, oltre a costituire un rischio per i residenti delle aree circostanti.
L'edificio, situato in un'area densamente popolata, è diventato un simbolo dell'abbandono istituzionale e della mancanza di manutenzione del patrimonio edilizio cittadino.
Rischio di Crollo e Degrado Urbano
Negli anni, diversi residenti della zona hanno segnalato numerosi episodi di crollo di materiali edilizi dall'edificio, che fortunatamente non hanno mai provocato feriti.
Tuttavia, ogni nuovo crollo aumenta il pericolo per chi abita o passa nelle vicinanze.
La situazione è resa ancora più critica dalla mancanza di misure preventive da parte delle autorità competenti.
I crolli frequenti costituiscono un rischio non solo per i residenti ma anche per i passanti, rendendo essenziale un intervento immediato.
L'edificio, oltre ai rischi strutturali, è diventato un vero e proprio ricettacolo di rifiuti, anche pericolosi, trasformandosi in una discarica a cielo aperto.
Questo crea ulteriori rischi per la salute pubblica, con un impatto negativo anche sull'immagine del quartiere.
La presenza di rifiuti, tra cui materiale edile e residui pericolosi, costituisce una minaccia per l'ambiente e un fattore di degrado che scoraggia la riqualificazione dell'area. Inoltre, la mancanza di illuminazione e il degrado esterno favoriscono fenomeni di criminalità e vandalismo, rendendo il quartiere meno sicuro e vivibile per tutti.
Le Denunce Rimaste Inascoltate
I residenti di via Cronato, via Balilla e via Curia hanno più volte denunciato la situazione di pericolo, ma le loro richieste sono rimaste inascoltate.
Nel corso degli anni, la mancanza di intervento da parte delle autorità ha esacerbato il problema, lasciando il quartiere nell'abbandono.
Gli abitanti della zona hanno segnalato ripetutamente non solo il pericolo di crollo ma anche il degrado igienico-sanitario causato dall'accumulo di rifiuti.
L'inerzia istituzionale ha portato a una situazione in cui i residenti si sentono abbandonati e impotenti di fronte al deterioramento costante della loro area di vita.
Le famiglie sono costrette a convivere con la paura quotidiana di incidenti e con la frustrazione derivante dalla mancanza di risposte concrete.
L'Intervento di Cisal e Legambiente
“Negli ultimi mesi abbiamo coinvolto le istituzioni competenti” – ha spiegato Giovanni Lo Schiavo, reggente dell'Unione sindacale Cisal Catania – “come gli Uffici di Pubblica Incolumità e la Direzione Lavori Pubblici, senza però ottenere alcuna risposta concreta fino a oggi”.
Questa affermazione riflette il senso di urgenza e di frustrazione vissuto dai cittadini, che vedono le loro preoccupazioni ignorate nonostante l'evidenza dei rischi.
L'assenza di un intervento tempestivo non solo aumenta il rischio di incidenti ma mina anche la fiducia dei cittadini nelle istituzioni pubbliche.
L'Appello di Legambiente Catania
Invitata da Cisal a partecipare alla causa, Legambiente Catania ha deciso di unirsi alla battaglia, riconoscendo l'importanza della questione per la tutela dell'ambiente e della sicurezza pubblica.
“L'associazione si impegnerà affinché le richieste dei residenti siano finalmente ascoltate dalle istituzioni, che hanno il dovere di intervenire per eliminare i pericoli legati a questo edificio fatiscente”, ha dichiarato Viola Sorbello, presidente di Legambiente Catania. Legambiente ha anche sottolineato come il degrado dell'edificio non sia solo una questione di sicurezza ma anche un problema ambientale, poiché la presenza di rifiuti pericolosi e la mancata manutenzione della struttura contribuiscono all'inquinamento del suolo e dell'aria. L'associazione sta lavorando per sensibilizzare l'opinione pubblica e stimolare una reazione delle autorità, auspicando una collaborazione tra istituzioni e cittadini per trovare una soluzione efficace e duratura.
Un Lavoro di Squadra per la Sicurezza dei Cittadini
“La Cisal Catania ringrazia l'avvocato Viola Sorbello, il segretario Davide Ruffino e l'intero Direttivo di Legambiente Catania, per il prezioso sostegno offerto nella risoluzione di questa annosa questione”, ha concluso Lo Schiavo.
La collaborazione tra Cisal e Legambiente rappresenta un esempio positivo di come sia possibile unire le forze per affrontare problemi complessi come il degrado urbano.
Questo tipo di cooperazione è fondamentale per affrontare le sfide legate alla sicurezza e alla vivibilità delle nostre città.
Il coinvolgimento della comunità locale e delle organizzazioni civiche è essenziale per dare voce a chi vive quotidianamente il degrado e per fare pressione sulle autorità affinché agiscano.
Un Urgente Richiamo alle Istituzioni
La situazione dell'edificio di via Cronato è un esempio evidente di come l'abbandono urbano possa trasformarsi in una seria minaccia per la sicurezza dei cittadini e per l'ambiente.
Cisal e Legambiente Catania chiedono un intervento immediato delle autorità competenti per evitare che il degrado continui e che il rischio di crollo si trasformi in una tragica realtà.
L'edificio non solo minaccia di collassare ma è anche fonte di degrado ambientale e sociale, influenzando negativamente la qualità della vita dell'intero quartiere.
L'inerzia delle autorità rischia di trasformare un problema già grave in una vera e propria emergenza, con potenziali conseguenze tragiche per i residenti e per chiunque si trovi nelle vicinanze.
Occorrono quindi alcune misure:
• Messa in sicurezza immediata dell'edificio per evitare ulteriori crolli. È necessario attuare interventi strutturali per consolidare le parti pericolanti e garantire la stabilità dell'edificio, riducendo il rischio di incidenti.
• Pulizia e bonifica dell'area per eliminare i rifiuti presenti. Una bonifica approfondita è essenziale non solo per migliorare l'estetica del quartiere, ma anche per ridurre i rischi sanitari legati alla presenza di materiali pericolosi e potenzialmente contaminanti.
• Coinvolgimento delle istituzioni locali per pianificare una soluzione definitiva. Le istituzioni devono attivarsi per trovare una destinazione d'uso appropriata per l'edificio, che potrebbe includere la riqualificazione come spazio pubblico o la sua demolizione controllata, al fine di eliminare ogni rischio per la popolazione.
• Partecipazione attiva della comunità. Coinvolgere i cittadini nel processo decisionale è fondamentale per garantire che le soluzioni proposte rispondano realmente alle loro esigenze e per mantenere alta la pressione sulle istituzioni.
È tempo che le istituzioni rispondano con azioni concrete alle richieste dei cittadini, per garantire la sicurezza e migliorare la qualità della vita del quartiere.
Solo attraverso un intervento coordinato e deciso sarà possibile restituire dignità e sicurezza a un'area troppo a lungo dimenticata.
Confidiamo che si possa a breve dare notizia di un intervento risolutivo da parte dell'amministrazione competente, consapevoli che non si tratta di una vicenda facile da districare, ma con un pò di volontà si riuscirà ad affrontarlo nel modo migliore.