E alla fine accordo fu! Salvo Pogliese sarà il candidato ufficiale anche della Lega. Candidato e leader nazionale leghista Matteo Salvini, colleghi all'europarlamento, si sono incontrati questa mattina e si sono stretti la mano. Nello scarnissimo comunicato inviato dal comitato elettorale di Pogliese si sottolinea la soddisfazione del candidato del centrodestra e "l'assoluta sintonia sul programma amministrativo con il quale ci stiamo presentando ai catanesi e sull'azione di governo che porteremo avanti, se i nostri concittadini vorranno, con la nostra squadra sin dal primo giorno successivo all'elezione" "Con Salvini siamo legati da stima reciproca e da una visione comune su alcuni temi di assoluta importanza, primo tra tutti quello della sicurezza nelle città -afferma Pogliese-. Ringrazio il leader della Lega, che ho incontrato insieme ad Angelo Attaguile e Stefano Candiani, per aver anteposto la necessità di garantire una amministrazione forte e coesa a una città abbandonata a se stessa negli ultimi cinque anni, a qualunque altro discorso. Cosa che sottolinea lo spessore della sua leadership". Bellissime parole che non fanno però chiarezza nel concreto sugli accordi presi se non nell'unico punto del programma citato, cioè quello della sicurezza. "L'accordo non è sulle poltrone" ribadisce Stefano Candiani a Sudpress. "Ci incontreremo con Pogliese nelle prossime ore per stabilire insieme una serie di punti programmatici che sono poi gli stessi da Milano a Catania. A chi pensa che vogliamo utilizzare il ritiro dalla candidatura a sindaco di Angelo Attaguile come merce di scambio per ottenere qualcosa si sbaglia. Noi non abbiamo chiesto e non chiediamo nulla. ". Di certo per ora c'è la volontà di riorganizzare dal punto di vista strutturale il partito di Salvini, con sezioni territoriali, un organigramma e una segreteria. Per questo il leader nazionale ha preso una "boccata d'ossigeno" dal pesante clima romano ed è venuto in Sicilia insieme a Candiani. Per Angelo Attaguile non una "defenestrazione", si affretta a precisare Candiani. Anzi siamo insieme a lavorare nella sede etnea della Lega a dimostrazione che Attaguile non è un "ex" che ha dovuto rinunciare in un sol colpo al coordinamento regionale del partito e alla candidatura a sindaco di Catania, ma rimane ancora in sella come "trait d'union" tra Nord e Sud". Un co-cordinatore insomma "che ringraziamo -afferma Candiani- per il lavoro e che rimarrà a darci una grossa mano. Attaguile ha fatto un passo indietro dimostrando grande generosità verso la coalizione. Si è detto e scritto che io sia un commissario mandato da Salvini ma non è così, sono solo un coordinatore che dovrà lavorare alla nuova struttura del partito insieme ai vertici locali. Adesso l'obiettivo è riorganizzare le fila per creare una Sicilia leghista e non una Lega siciliana", dice coniando il perfetto slogan. "E per far questo partiamo da esperienze già fatte come quella in Umbria" dove Candiani è stato coordinatore per quattro anni. Una sorta di avvertimento anche per il presidente della Regione Musumeci verso il quale il coordinatore lombardo non risparmia critiche "La Giunta regionale è stata creata non tenendo conto della Lega tanto che alle scorse elezioni questo atteggiamento è stato bocciato. Mi auguro che Musumeci avvii una profonda riflessione".