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ERSU Catania e lo strano caso del "DIRETTORE FAFÚ" che si dà i pareri da solo

28-10-2020 07:20

Pierluigi Di Rosa

Cronaca, Università, Focus, marco falcone, ERSU Catania, Mario Cantarella, Salvatore cantarella,

ERSU Catania e lo strano caso del "DIRETTORE FAFÚ" che si dà i pareri da solo

...e paga anche quasi 5 mila euro per un parere legale per sapere se il suo stesso contratto è legittimo...

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Verrà un giorno, sempre se l'Umanità dovesse riuscire a sopravvivere al maledetto coronavirus e, soprattutto, ai più insidiosi e deleteri DPCM e decreti vari, che giovani "papirologi", magari vincitori di regolari concorsi, studieranno gli atti della Pubblica Amministrazione siciliana.

Bene, possiamo provare ad immaginare la loro faccia quando si troveranno davanti quello che stiamo per mostrare e che magari sarà una delle prove magistrali per spiegare i motivi della inspiegabile decadenza di una intera civiltà erede dei fasti e dell'intellighentia della Magna Grecia.

Passo indietro: intanto spieghiamo dove ci troviamo.

All'ERSU: Ente Regionale per il Diritto alla Studio Universitario. Sede di Catania.

Qui di cose strane ne accadono a raffica, ce ne siamo occupati più volte.

Quella proprio enorme riguarda la vicenda dell'ex Hotel Costa di via Etnea, che doveva essere una bella e funzionale residenza per studenti fuori sede ed invece è chiuso da anni trasformato in uno dei più formidabili bancomat di denaro pubblico in favore di privati che si sia mai visto.

Il meccanismo è stratosferico: la ditta proprietaria, invocato periodicamente il contratto che la dirigenza dell'ERSU non è mai riuscita a rescindere nonostante centinaia di migliaia di euro di parcelle legali, ottiene decreti ingiuntivi quasi milionari, il CdA dell'ERSU lo delibera come debito fuori bilancio e paga.

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L'ultimo giochino, quindi, è dello scorso 21 settembre e sono volati altri 726 mila euro, di denaro pubblico.

E pare che la somma complessiva si aggiri intorno ai 34 milioni di euro. 

TRENTAQUATTROMILIONIDIEURO: tanto che gli frega, mica sono soldi loro...

Ce ne siamo già occupati più volte, ma non interessa a nessuno, tranne di sicuro ai proprietari dell'immobile, al legale che continua a sfornare parcelle e a chissà chi altri...

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Ma in realtà della gestione dell'ERSU di Catania ci siamo occupati anche per altre strane storie, paradossale quella del Demanio che concede a titolo gratuito un immobile ad un privato che poi lo affitta a titolo oneroso all'ERSU: cose che solo...neanche Totò lo avrebbe immaginato fattibile, più fantasioso della vendita della fontana di Trevi...

Ma, inquadrato come sempre il singolare ed interessante contesto, torniamo alla notizia.

Anche di questa ci siamo già occupati e riguarda il fatto, stranino anche questo, che il governo regionale, in particolare l'assessorato alla Pubblica Istruzione retto dall'ex rettore di Palermo Roberto Lagalla, non riesce, da anni, a nominare un direttore dell'ERSU di Catania con piene funzioni e consente, in chiara violazione di legge, di procedere con atti d'interpello interni, nonostante la legge imponga che si effettui un concorso pubblico.

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Il rinnovo del contratto del precedente direttore, poi prematuramente scomparso, scatenò un vero e proprio putiferio, con tanto di denunce ed interrogazioni parlamentari.

In pratica avevano deciso di firmare un contratto privatistico della durata addirittura quinquennale nonostante non fosse stato svolto il concorso pubblico prescritto dalla legge.

La dolorosa morte del direttore sedò le polemiche ma aprì il nuovo scenario, quello odierno.

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Infatti, nel frattempo, cambia la governance dell'ERSU di Catania ed al lungo regno del chirurgo Alessandro Cappellani subentra il professore di scuola media in pensione, già sindaco di Biancavilla e vicino all'assessore regionale Marco Falcone, Mario Cantarella.

 

Il neopresidente, insieme a tutti gli altri dossier, compresa la vicenda dell'ex Cinema Experia su cui torneremo a giorni, si troverà a breve a dover affrontare la nomina del nuovo direttore, ruolo centrale nell'organimma dell'ente.

A leggere gli atti si apprende che ERSU Catania ha chiesto più volte all'assessore regionale Lagalla ed al suo dirigente generale di procedere, se non al concorso pubblico, quanto meno ad un atto di interpello regionale per poter assegnare il delicato ruolo, quantomomento in qualità di "f.f.", che abbiamo scoperto acronimo di "facente Funzioni" e quindi diventa "Direttore fafù" perchè magari "fifì" parrebbe un pò da sfottò e invece così si utilizzano le prime du sillabe e siamo apposto.

 

Sempre dagli atti emerge che l'assessorato regionale neanche si è degnato di rispondere e non si capisce per quale interesse non provvedano quantomeno ad un atto d'interpello regionale: così vanno le cose da queste parti...

 

Ecco che allora ERSU Catania emana un avviso "interno", dando appena 5 giorni agli stessi dirigenti, appunto, interni, di avanzare la loro candidatura.

 

L'unica che viene valutata dal consiglio di amministrazione è quella di Salvatore Cantarella, solo omonimo del presidente, che è un ingegnere idraulico che si è occupato, tra le altre cose, del "Collaudo statico lavori di consolidamento dell’area instabile versante Montefinocchio, Presa Piedimonte Etneo", ed è anche stato "Componente effettivo Commissione d'esame per l'accertamento dei requisiti di idoneità del servizio taxi", sino a giungere, nel 2017 (ci sfugge come) a ricoprire il ruolo, ad interim, di Responsabile del Servizio Ragioneria E.R.S.U. di Catania.

Quindi, all'ERSU Catania, un ingegnere idraulico diventa prima responsabile della Ragioneria e poi, nientemeno, "Direttore Fafù": fantastic.

Però, leggiamo sempre dagli atti (in calce), qualche problema sorge e, per quanto parzialmente, qualcuno all'assessorato regionale si desta dal torpore avanzando qualche perplessità sul contratto del neo direttore e persino paventando, lo stesso direttore decretante, un possibile danno erariale: urge quindi, ci mancherebbe, parere legale. Esterno. A pagamento.

E del resto è anche ovvio, se a capo della struttura amministrativa mettono un ingegnere idraulico...

Ed ecco che arriva il "decreto dei decreti", il n.607 del 23 ottobre 2020.

A firmarlo è proprio il "Direttore Fafù" Cantarella e, guarda caso. riguarda il conferimento di un incarico legale, del valore di oltre 4 mila euro, per esprimere parere... sul suo stesso contratto.

Chiaro?

 

Riepiloghiamo:

  • La regione avanza perplessità sul contratto del direttore fafù Cantarella;
  • il direttore fafù Cantarella, a spese dell'ERSU, si sceglie il consulente esterno che dovrà esprimere il parere sul suo stesso contratto.

 

E sin qui siamo già nel campo delle stranezze, ma è negli allegati che si raggiunge l'apoteosi di sicuro interesse dei fututi papirologi: il parere di regolarità tecnica.

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E non è il solo atto sul quale il direttore si dà "da sè medesimo" il parere di "regolarità amministrativa": accade anche per pranzi in trattoria, acquisti di spazi pubblicitari ("d'ordine di chi" è un'altra storia"), e contratti vari...

 

Quindi, all'ERSU di Catania hanno una procedura amministrativa in base alla quale ad esprimere la "regolarità tecnica, attestante la regolarità e la correttezza dell'azione amministrativa" è lo stesso soggetto che assume la decisione e decreta la spesa.

 

Quindi non è suggestivo dire che siamo arrivati, in Sicilia, a Catania, alla figura del "Direttore Fafù double face".

Altro che "papirologia"...


AVVERTENZA PER PM, GIP E GIUDICI (nel caso di denuncia per diffamazione questo inciso fa parte integrante dell’articolo): questo, come tutti gli altri dedicati ai vari poteri oggetto dello stesso argomento, è indispensabile, a fini di giustizia, valutarlo in relazione a tutti gli altri pubblicati, (alcuni elencati in via non esaustiva in calce e compresi quelli che saranno pubblicati prossimamente), in quanto fa parte di un’unica organica attività d’inchiesta giornalistica orientata alla funzione di pubblica utilità di raccontare le dinamiche del potere locale, i metodi di gestione di enti pubblici e l’utilizzo di pubbliche risorse.

Di conseguenza toni e contenuti sono direttamente correlati alla successione narrativa.

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