Se la Sicilia sta attraversando un periodo di siccità e sta intraprendendo azioni volte a garantire l'acqua riducendone il consumo, a Scordia (non sarà certo l'unico comune) l'acqua si paga a prezzo d'oro.
Anche questo è un modo per ridurre i consumi? Non ne siamo sicuri e purtroppo anche quando vorremmo fare dell'ironia sul caso, siamo impossibilitati a farla data la gravità del fatto. Per tale motivo ne abbiamo discusso con uno dei promotori del Comitato Civico Acqua 2021.
Per fare chiarezza bisogna preliminarmente presupporre che il D.lgs. 201/11 trasferisce le funzioni di regolazione e controllo dei servizi idrici all'ARERA (Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente) al fine di ottemperare alle prescrizioni della Direttiva 2000/60/CE che dispone agli stati membri di adottare politiche di tariffazione dell'acqua che incoraggino l'uso efficiente delle risorse idriche da parte degli utenti e garantire che le risorse idriche siano utilizzate e distribuite in modo uniforme su tutto il territorio nazionale, definendo un sistema tariffario certo, trasparente non discriminatorio.
L’ARERA con delibera n°665 del 28 settembre 2017 detta i criteri per la definizione della struttura tariffaria applicabile agli utenti del servizio idrico.
Per redigere il nuovo sistema tariffario previsto dall’ARERA, Il Comune di Scordia, ha incaricato una società specializzata a supporto dell’ufficio idrico: IMMEDIA SPA, che nel luglio del 2021 mette nero su bianco una delibera che prevede la modifica della norma sull'uso dell'acqua prevista con regolamento comunale già nel 2013.
Nella delibera della Giunta comunale, nonostante la necessità di rispettare il principio di incentivazione dell'uso della risorsa idrica, non è stato attuato il processo di progressiva standardizzazione della struttura dei prezzi dell'acqua (definiti nella pubblica delibera ARERA a pag.11), adottando sin da subito la fascia di consumo dell'utenza economica ove il consumo minimo di acqua vitale domestica necessaria per soddisfare i bisogni primari corrisponde a 50 litri/abitante/ giorno, nonostante l’ARERA (pag.16 della delibera), abbia dato indicazione agli enti gestionali, di individuare una fascia di consumo agevolato più ampia.
Pensate che nel precedente sistema a tariffazione, gli utenti potevano scegliere una fascia di consumo pari a 300/500/700 litri di acqua per famiglia/giorno (secondo contratto) solo al superamento di tali soglie si arrivava al super consumo ovvero a bollette più care. I relativi canoni annuali erano rispettivamente di € 51,87 / 82,86 / 133,22.
Con la delibera di Giunta del 2021 si è deciso di adeguare la fascia di consumo a 50 litri/ persona/giorno per tre persone (criterio pro capite di tipo standard e con le seguenti diciture: Agevolata - Base - 1Eccedenza - 2 Eccedenza) con un relativo aumento del costo della stessa.
E' evidente che la tariffa non solo è applicata in modo errato ma crea discriminazioni privilegiando il singolo, poiché a lui garantisce 150 litri/giorno e penalizza in termini di tariffa agevolate le famiglie composte da più persone. Avete ben presente che tre persone consumano facilmente 150 litri d'acqua al giorno? In pratica basterà tirare lo sciacquone un paio di volte in più durante una giornata e così si innescherà il meccanismo anomalo dell’acquavelox!
Bisogna sottolineare che la delibera Comunale omette le disposizioni della delibera ARERA in materia di agevolazioni o esoneri. Per di più le modifiche contrattuali sono avvenute all'insaputa dei cittadini che improvvisamente nell'agosto del 2023, ricevendo la bolletta del servizio idrico riferitasi all'anno 2021, si sono resi conto di dover pagare cifre esorbitanti. Nessun avvertimento, nessun incontro, nient'altro che il silenzio..
Ovviamente dopo l'arrivo delle prime bollette alcuni scordiensi si sono recati presso gli uffici comunali per chiedere spiegazioni vista l'inaccettabilità della situazione. Il Sindaco ha fatto seguito con delle comunicazioni informali, anche tramite post su FB, invitando i cittadini a pagare le prime due bollette e attendere eventuali ricalcoli ed eventuale conguagli.
In questo frangente cinque cittadini ovvero Vitali Rocco, Salvatore Naselli, Giuseppe Cristofaro, Alfio Millesoli (non più coeso con il gruppo) e Mario Calleri formarono il Comitato Civico Acqua 2021.
Quest'ultimo ai microfoni di SudPress, ha spiegato cosa muove l'animo del comitato: “Oltre a stimolare le forze politiche dormienti come il sindaco, gli assessori ed i consiglieri comunali, l'attività si svolge costantemente su FB. Sono state intraprese azioni di sensibilizzazione attraverso incontri formali con il Presidente del Consiglio Comunale Sciacca e con i capigruppo dei partiti di opposizione presenti in consiglio. I capigruppo comunali di maggioranza che appoggiano l'amministrazione sono stati più volte da noi invitati ma si sono assentati, evitando di incontrarci. Un incontro formale è avvenuto con il Sindaco, rappresentanti della Giunta municipale e funzionari responsabili del settore finanziario del Comune e dell'IMMEDIA SPA. All'incontro erano presenti i consiglieri comunali Russo e Bonaciti in qualità di promotori politici della questione sollevata con l’ARERA e della richiesta di convocazione di un consiglio comunale aperto. La richiesta venne respinta dal segretario comunale affermando chiaramente che la richiesta era ‘immotivata e incongrua’, richiamando anche a ragioni di ordine pubblico che avrebbero potuto sorgere a causa della limitata rappresentanza della polizia locale. Se la prima richiesta dei gruppi politici dell'opposizione di convocare un consiglio comunale è stata respinta perchè definita ingovernabile, la seconda richiesta è stata accolta senza dare ai cittadini la possibilità di intervenire".
Dopo il suddetto incontro è naturale chiedere al Sig. Calleri quale sia stata la risposta dell'amministrazione comunale e come sia andata. Calleri ha risposto con chiarezza: “L'amministrazione si è impegnata a revocare le delibere relative al ruolo idrico 2022/2023, a riconoscere il bonus acqua a tutte le utenze domestiche residenti di cui sono accertate le condizioni di disagio economico sociale in base all'indicatore ISEE. Si è imposta di richiedere agli utenti domestici residenti con famiglia numerosa ( ovvero nucleo familiare composto da più di 3 membri) l'autodichiarazione, al fine di applicare il diritto di utenza in ordine alla loro numerosità, come previsto dall’Autorità nella fase di prima applicazione della riforma. Nello stesso tempo il rappresentante dell'Immedia interrogherà l'ARERA sulla possibilità di modificare la fascia agevolata per aumentare la fornitura idrica pro capite per ogni cittadino domestico residente nel 2022, relativamente alla eventuale destinazione dei fondi derivanti da maggior gettito, come previsto dalla delibera ARERA (verifica ex-post.dell’Art. 24 Allegato A) dopo lunga discussione non si è concordato nulla".
L'Amministrazione comunale ha dato delle risposte chiare e giovevoli se non fosse che sono state revocate solo le delibere 2022/2023 e null’altro. Le risposte specifiche ricevute dai cittadini consistono nei solleciti di mancato pagamento trovati nelle loro cassette postali la scorsa settimana. Al contempo l'ARERA, in risposta ai quesiti sollevati dal comitato civico, (in due distinte email) in merito alla deliberazione della giunta comunale sulle tariffe sui canoni e superconsumi, sul sistema tariffario equo, certo, trasparente e non discriminatorio, ha chiarito che secondo la legge è l’ente di governo dell’ambito (in questo caso L’Assemblea Territoriale Idrica di Catania) l’organismo incaricato di verificare se il Comune di Scordia ha adottato correttamente il nuovo assetto tariffario e le modalità di applicazione. L' ARERA dichiara inoltre che i cittadini stessi dovranno rivolgersi al Comune nelle modalità indicate dallo stesso, poiché gestore del servizio idrico. Il Comune è infatti tenuto ad inviare una risposta motivata entro 30 giorni dalla ricezione del reclamo .
In caso di mancata risposta o di risposta insoddisfacente, decorsi 50 giorni dall'invio del reclamo, sarà possibile attivare il servizio Conciliazioni dell'Autorità al quale il Comune di Scordia è obbligato a partecipare.
Questa soluzione mira a risolvere una problema spiacevole. Bisogna puntualizzare che i cittadini sono tenuti a pagare quanto di giusto, devono questi essere informati sull'effettivo metodo di calcolo dei consumi, delle tariffe e dei benefici. Solo allora sarà loro dovere pagare ciò che hanno consumato.
L'unica verità è che la situazione provoca tanto sconforto. "Oggi ci troviamo in mezzo al guado: il Comune non ha affidato la gestione dei servizi idrici all'Assemblea Territoriale Idrica di Catania. - dichiara Mario Calleri - Nonostante l'annuncio sbandierato degli esperti funzionari in Consiglio Comunale circa l'obbligatorietà dell'approvazione del TICSI (Testo Integrato Servizi Idrici), in difetto saremo soggetti alle sanzioni previste dall'Autorità; l’ARERA continua a dichiararsi incompetente. La vigilanza sulla qualità della gestione dei servizi idrici è stata finora inesistente, - aggiunge - gli amministratori che avrebbero dovuto agire con diligenza nel rispetto del mandato elettorale si sono rivelati inadempienti, non hanno svolto nessun compito di controllo, si sono consegnati senza aver minimamente discusso ne inciso, alle scelte della società incaricata IMMEDIA SPA.
Purtroppo, la cartolina dell’Italia racconta di una nazione in ginocchio, la dispersione d'acqua, causa una rete così vecchia e deteriorata che 4,7 miliardi di metri cubi di acqua non arrivano alle nostre case, rivela l'Istat nel suo ultimo rapporto sull’acqua distribuito in occasione della Giornata mondiale dell’Acqua. Siamo di fronte a comportamenti politici che ledono ingiustamente i diritti dei cittadini, che pagano gli sprechi tappando con le loro tasche la rete colabrodo per la mancata attenzione dei governi nazionali e locali che si sono succeduti. Ma torniamo a noi, come comitato civico, in attesa di conoscere le scelte comunali relative al ruolo idrico 2022, continueremo a denunciare questa ingiustizia alle autorità competenti. Se questi comportamenti andranno nella direzione di quelli attuali, proporrò personalmente al comitato civico di lanciare una forma di lotta che può arrivare a proporre ai cittadini la disobbedienza civile, anziché pagare le bollette. Gandhi diceva: Noi cessiamo di collaborare coi nostri governanti quando le loro azioni ci sembrano ingiuste. conclude Mario Calleri.