L'assemblea di quartiere lancia un appello aperto all'adesione di associazioni e singoli per chiedere all'amministrazione comunale l'apertura di un tavolo Tecnico nel quale siano invitati le associazioni rappresentanti degli abitanti, tecnici, giuristi e proprietari Qui di seguito il testo integrale dell'appello: Lo storico quartiere di San Berillo di Catania rappresenta un patrimonio culturale, storico architettonico, umano, sociale e di esperienze di cittadinanza attiva di alto valore per l'intera città. In questi anni il Comitato Cittadini Attivi San Berillo insieme ad altre associazioni ha promosso processi di integrazione e inclusione sociale dei suoi abitanti cercando di costruire nuove relazioni tra il quartiere e la città. Tale patrimonio oggi è messo in serio pericolo dai recenti crolli, in via Carramba e in via Pistone, che hanno obbligato l'amministrazione Comunale a chiudere ampi tratti del quartiere, impedendo anche il semplice attraversamento dello stesso. Oggi San Berillo rischia di essere un luogo non più vivibile dove al degrado si aggiunge altro degrado. Tale situazione richiede una risposta immediata da parte delle istituzioni (Comune e Soprintendenza) insieme alle associazioni, tecnici, giuristi e proprietari per trovare le giuste soluzioni al fine di salvaguardare il patrimonio storico architettonico di valore unico e irriproducibile. Oggi il tema del recupero dei quartieri storici e del loro riuso per finalità pubbliche e sociali, con il contributo attivo delle comunità, rappresentano approcci diffusi e sostenuti anche dalle organizzazione internazionali come l'Unesco soprattutto lì dove è forte la crisi economica. E' importante costruire collaborazioni e reti tra i vari attori attivi nell'ambito sociale, culturale ed economico per trovare soluzioni innovative il cui valore prodotto ne possa godere l'intera città. L'Assemblea che si è svolta lo scorso 22 novembre ha definito l'esigenza di far tornare la vita in quartiere e garantire la sicurezza e incolumità ai suoi abitanti, attraverso la messa in sicurezza dei palazzi e la riapertura delle strade, condizione necessaria per avviare un serio progetto di rigenerazione dell'intero quartiere. L'assemblea ha, inoltre, reso chiaro come il patrimonio storico architettonico non possa essere lasciato all'incuria e alle velleità di demolizione di cui il quartiere ha ancora conservato il ricordo in seguito allo sventramento iniziato nel '57. Pertanto le associazioni e i singoli che sottoscrivono tale appello, richiedono all'Amministrazione Comunale l'immediata apertura di una tavolo tecnico cui possano partecipare le associazioni rappresentanti degli abitanti del quartiere, in linea con le intenzioni dell'amministrazione di avviare processi partecipativi in ambito urbanistico. Si ribadisce, inoltre, che in tale tavolo si affronti la questione della messa in sicurezza degli immobili e la riapertura delle strade, in una prima fase, e che appronti un percorso partecipato di riprogettazione del quartiere in una seconda.