
I Carabinieri della Compagnia di Gravina di Catania e del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Catania nell’ambito di una serie di controlli in quattro cantieri edili hanno anche scoperto tre lavoratori in nero Cinque persone sono state denunciate dai Carabinieri della Compagnia di Gravina di Catania e del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Catania nell’ambito di una serie di controlli in quattro cantieri edili per tutelare la salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro, in riferimento soprattutto al triste fenomeno delle “morti bianche”. Nel corso delle ispezioni, scoperti tre lavoratori in nero. L’amministratore unico 39enne di una società di costruzioni edili di Mascalucia, con cantiere operante in Via Etnea di Gravina di Catania, è stato denunciato per l’inidoneità dell’impianto elettrico utilizzato, dei ponteggi e delle opere provvisionali. Il titolare, anch’egli 39enne,di una ditta edile individuale di Trecastagni, con cantiere operante all’incrocio tra Via del Carabiniere e Via Marinetti, è stato denunciato per l’assenza di protezione di aperture sul vuoto e di tavole parapetti su scale fisse in costruzione. I militari, alla fine dei controlli nel medesimo cantiere, hanno inoltre denunciato: un 52enne di Aci Castello, poiché in qualità di coordinatore ometteva l’opportuna vigilanza in materia di sicurezza; un 38enne di Mascalucia, titolare di una ditta edile individuale avente sede legale a Mascalucia, per assenza delle protezioni nelle aperture dei solai e l’inidoneità della viabilità di cantiere. Denunciato anche un 63enne titolare di una ditta edile individuale, con sede legale a Gravina di Catania, con cantiere edile operante in Via del Carabiniere per mancata sottoposizione a visita medica dei lavoratori dipendenti e l’inidoneità dei ponteggi e delle opere provvisionali; Un provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale per impiego di manodopera in nero, a carico della ditta del 38enne di Mascalucia, con 2 lavoratori in nero su 2 presenti; Elevate 10 ammende per l’importo complessivo di 47.200 euro. Comminate sanzioni amministrative per poco più di 11 mila euro. Recuparati contributi e premi assicurativi per un totale di 2.100 euro. Elevate infine sanzioni amministrative per recuperi Inps per 1200 euro.