
I senzatetto che vivono in Piazza della Repubblica e Corso Sicilia e le prostitute di San Berillo sono stati protagonisti di un servizio denuncia del noto giornalista Tony Capuozzo trasmesso dalla trasmissione di Canale 5 "Matrix", diventato il simbolo della noncuranza dell'amministrazione Bianco. Una situazione invivibile, poco distante dal salotto di Piazza Università, più volte denunciata anche da Sudpress. A intervenire sulla questione è l'europarlamentare Salvo Pogliese, ufficialmente in corsa per la carica di sindaco per il centrodestra: "Da catanese mi sento umiliato e profondamente offeso, per l'immagine che Catania ha dato di se' a tutta Italia" Da diversi anni l'avvocato Ivan Maravigna, esponente del comitato La vergogna di Corso Sicilia, ha denunciato più volte quanto accade quotidianamente nei quartieri del centro storico catanese. Piazza della Repubblica è diventata ormai un vero dormitorio a cielo aperto, dove decine di senzatetto hanno allestito una tendopoli. Il tutto caratterizzato da cattivi odori spesso provenienti da escrementi, alcool e cibo marcio lasciato in strada dagli stessi clochard. L'ingresso di è diventato pericoloso per i residenti oltre che per coloro che raggiungono la zona durante le ore notturne. Differente ma non migliore il caso riguardante il a confine con Via delle Finanze che, come denunciato da , sarebbe ormai in preda alla mafia nigeriana che si occuperebbe di gestire lo spaccio di stupefacenti e la prostituzione.
Corso Sicilia
quartiere di San Berillo
Ivan Maravigna

L'europarlamentare Salvo Pogliese ha diramato un duto comunicato: "L'impietoso servizio di Matrix, andato in onda ieri sera, sul degrado di Corso Sicilia, ha detto che il Re è nudo. In questi cinque anni Catania è rimasta ferma, bloccata e, forse, è anche arretrata. Una delle principali arterie cittadine, il Corso Sicilia, la city, quello che, una volta, era il fiore all'occhiello della città è oggi una vergogna additata come emblema di degrado dalle televisioni nazionali. Verità come quelle mostrate dalla trasmissione Matrix non possono, di certo, essere smentite dalla grottesca inaugurazione di un semaforo pedonale o dalla panchina regalata a una piazza della città e sottratta a un'altra." "Il servizio di ieri ha mostrato che, per l'inerzia e incapacità di quest'amministrazione, lo Stato rischia di perdere l'esercizio della sua sovranità su un quartiere della nostra città. Discariche a cielo aperto, accampamenti di zingari ed extracomunitari clandestini, prostituzione e spaccio di droga in mano alla mafia nigeriana, abusivismo commerciale incontrollato e immondizia mai raccolta (con un'Amministrazione comunale che fa andare deserta per tre volte consecutive la gara per la raccolta poiché incapace di redigere un bando cui le ditte possano realisticamente partecipare), sono le ferite che gli abitanti del quartiere portano addosso - prosegue l'europarlamentare - senza che nessuno si sia mai degnato di dare loro la benché minima rassicurazione del ripristino di ordinarie condizioni di vivere civile. La sbandierata cultura della legalità, in Corso Sicilia, è solo uno sbiadito ricordo. È mancata la programmazione, sono mancate le idee di riqualificazione urbana, è stato, del tutto, inesistente il dialogo con la cittadinanza". "È a me del tutto estranea l'idea di un Sindaco, chiuso nel palazzo dorato, che non sente, non vede e non ascolta i cittadini e le loro problematiche – conclude Salvo Pogliese. Il mio impegno di sindaco sarà quello di recuperare il rapporto con gli abitanti del quartiere e con tutte le migliaia di professionisti, imprenditori e commercianti che, ogni giorno, vivono il cuore economico della città. Credo che nessun programma elettorale possa prescindere dalla soluzione del problema Corso Sicilia".