Non migliorano le condizioni del Corso Sicilia a Catania che, insieme ad altre zone del centro storico, è "colonizzato" dai senzatetto. La denuncia dei residenti: "Siamo stati abbandonati dall'amministrazione comunale". Un'altra zona colpita dal fenomeno è quella di via Torino, dove sotto i portici dell'ex centro commerciale Vulcania qualcuno ha addirittura allestito un vero e proprio appartamento all'aperto. Da extracomunitari a persone divenute povere negli anni della crisi, la città pullula di nuovi poveri vagabondi. E così ci si organizza. GUARDA LE FOTO "In queste settimane i giornali hanno raccontato più volte quello che sta accadendo in Corso Sicilia, ma la verità è che purtroppo nulla cambia in modo positivo,- spiega Lucia residente in via Rizzari -. Da anni ormai vivo in questa zona e posso dire di aver visto solo peggiorare la situazione. I senzatetto hanno colonizzato alcune vie del centro storico come se ormai fossero diventate una loro proprietà, noi residenti dobbiamo prestare attenzione alle strade che quotidianamente percorriamo". La problematica relativa ai clochard che vivono tra la Villa Bellini e il Corso Sicilia più volte è stata denunciata anche dai vari utenti sui social, un disagio tramutato in una vera e propria emergenza civica e sociale. Di recente anche un servizio del popolare giornalista Toni Capuozzo trasmesso da Matrix su Canale 5 aveva acceso l'attenzione nazionale su Catania con la conseguente figuraccia nazionale dell'Amministrazione Bianco, incapace di porre fine ad un fenomeno che, senza controlli costanti e senza alternative, dilaga con maggiore preoccupazione in una città ormai praticamente abbandonata a se stessa, tra rifiuti e violenza di ogni genere. Appena qualche giorno fa corso Sicilia è stata teatro di un'aggressione dei vigili urbani da parte di un gruppo di senegalesi che vendono quotidianamente merce contraffatta sotto i portici alla luce del sole. E non solo. Piazza della Repubblica, ad esempio, è diventato un dormitorio a cielo aperto, e non soltanto di notte, dove alcuni clochard vivono stabilmente sotto i portici dei palazzi attorno al parcheggio AMT, senza lasciare quasi mai la loro postazione. Camminare lungo Corso Sicilia, o semplicemente recarsi alla fermata AMT di Piazza della Repubblica è diventato impossibile soprattutto a causa dei cattivi odori, misti tra alcool, cibo andato a male ed escrementi umani. A intervenire sulla questione è stato Pietro Ivan Maravigna, portavoce del comitato La vergogna di Corso Sicilia, più volte raggiunto da Sudpress. Maravigna inoltre ha reso pubbliche numerose lettere, postate anche sui social, dirette al sindaco Enzo Bianco, nelle quale i cittadini chiedono al primo cittadino di porre rimedio al degrado in cui si trova il centro storico di Catania. Tutte rimaste, evidentemente, inascoltate.
"Da cittadina non sto riuscendo davvero a capire quanto sta succedendo attorno a me- conclude Lucia -. L'unica cosa di cui sono certa è che tutto sembra essere peggiorato senza nessuna speranza di miglioramento. Io e altre persone che vivono questa stessa situazione ci sentiamo davvero abbandonati da tutti, e non mi riferisco solo alla classe dirigente. Non sappiamo più di chi possiamo fidarci o chi può davvero fare in modo che le nostre 'denunce' vengano ascoltate, stiamo provando ad affidarci anche a Facebook, pubblicando varie segnalazioni, ma come potete vedere nessun miglioramento è arrivato... La verità è che tutti stanno abbandonato Catania e insieme alla città anche i catanesi". Il dilagante fenomeno non riguarda più soltanto il corso Sicilia. Ormai di poveracci in strada ce ne sono dappertutto e non soltanto stranieri, per lo più extracomunitari. Sotto i portici dell'ex centro commerciale di Vulcania, in via Torino, alcuni senza tetto hanno addirittura realizzato un piccolo appartamento. L'alloggio, che dovrebbe essere abitato da circa tre persone, è stato ricavato all'ingresso dell'ex centro commerciale in disuso da anni, e arredato nel dettaglio con zona cucina e soggiorno, che di notte viene trasformata in camera da letto. Le aree sono delimitate da qualche dispensa usata per conservare cibo e vestiti. Al piano superiore qualcun altro, invece, ha preferito posizionare un materasso dove passare probabilmente solo la notte. Uno spettacolo triste e degradante e non in zone periferiche ma centralissime, quelle che una volta erano veri e propri salotti cittadini. A parte qualche associazione di volontariato che porta loro da mangiare, chi dovrebbe seriamente occuparsi dei senzatetto in aumento, offrendo un'alternativa di alloggio e di aiuto concreto, non lo fa, sotto gli occhi oramai sconsolati e rassegnati, degli inermi cittadini.