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Il piccolo Giuseppe sta meglio, ecco dove inviare le vostre generose donazioni

03-06-2018 09:35

redazione

Cronaca, sierra leone, Tangentopoli, legge 257/92,


Il piccolo Giuseppe sta meglio ma continua ad essere tenuto sotto controllo nel reparto di Rianimazione pediatrica del Garibaldi Nesima diretto dal dott. Giuseppe Ferlazzo dove il bimbo è stato curato amorevolmente in questi giorni



Diamo la notizia principale sulla vicenda del piccolo licatese di 10 mesi ricoverato da un qualche giorno a Catania, uscito dal coma in cui si trovava dopo essere stato trasferito in elisoccorso dall’ospedale di Licata. Sudpress ha preso a cuore la vicenda  così come gli oltre duemila e trecento lettori che hanno condiviso il nostro appello su facebook e che ci hanno inondato di messaggi chiedendoci come fare per sostenere lui e la famiglia.



I genitori, papà Calogero e mamma Vincenza vivono in condizioni di indigenza e non hanno la possibilità di rimanere a Catania per stare accanto al loro piccolo potendolo raggiungere soltanto saltuariamente.



Sudpress si era mobilitato subito con un post sulla propria pagina Facebook per chiedere aiuto ed offrire al bimbo indumenti e pannolini. Una valanga di risposte ci ha sorpreso, la solidarietà è stata talmente grande da andare ben oltre ogni nostra più rosea aspettativa. La gente si è precipitata in ospedale per donare ma le offerte sono andate al di là di quanto ci si aspettasse. E così, nonostante avessero gettato il cuore oltre l'ostacolo, dall'ospedale hanno dovuto "stoppare" a malincuore le generosissime donazioni.



Sudpress quindi ha attivato, in virtù delle amicizie di cui dispone, una rete di solidarietà direttamente a Licata e grazie al grande cuore e alla disponibilità di don Tonino Cilia e dei parrocchiani della Chiesa San Domenico tra cui il nostro caro amico e collega giornalista Franco Morello. Don Tonino sarà felice di ricevere le offerte direttamente all'indirizzo della sua parrocchia San Domenico in corso Roma, 92027, Licata. Il parroco della Chiesa licatese ha anche attivato una raccolta in loco il lunedì e martedì dalle ore 17 alle 19.  



Nel frattempo, anche noi siamo andati a trovare il piccolo Giuseppe al Garibaldi e lì abbiamo incontrato i genitori venuti per vedere il proprio piccolo dal paese dell’agrigentino solo per qualche ora anche perché lì hanno lasciato un altro figlioletto di 12 anni.



L’incontro è stato commovente perché questi genitori, Calogero operaio agricolo saltuario e Vincenza casalinga, erano confusi e spaventati. Due figure fragili nel loro tentativo di parlare in un italiano corretto per farsi comprendere, tanto da aprirci il loro mondo fatto di povertà e disperazione dal quale cercano di uscire con le proprie forze, finora con scarsi risultati.



Calogero, con tenerezza, ci mostra anche un cellulare modello base, non uno smartphone, appena acquistato solo per telefonare in ospedale e ricevere notizie del figlioletto. Alla richiesta di fornirci un indirizzo la risposta è stata vaga, probabilmente la loro abitazione è troppo isolata e in mezzo alla campagna licatese, per poter avere un indirizzo.



Da lì l'esigenza di creare un punto di riferimento a Licata che adesso abbiamo trovato in don Tonino che farà avere lui al piccolo Giuseppe tutto ciò che verrà recapitato.



Grazie a tutti, adesso avete tutte le informazioni che ci avete chiesto con tanto affetto, vi terremo comunque aggiornati man mano sulle condizioni del piccolo al quale auguriamo una veloce ripresa.


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