Abbiamo scritto nei giorni scorsi del disastroso esito della procedura concordataria tentata dai vertici della partecipata della Città Metropolitana, dopo il "fantasioso salvataggio" di Enzo Bianco definito dai giudici "una mera dichiarazione di impegno che non trova riscontro in alcun documento contabile". Ancora una volta dobbiamo ricordare, anche in questo caso, che alla vicenda avevamo dedicato l'intera pagina 10 dell'edizione cartacea del nostro SUD in cui segnalavamo che per presentare questa disastrosa proposta concordataria l'amministratore Silvio Ontario, non è chiaro in base a quali criteri, affidò 3 consulenze per un contro valore complessivo di ben 245 mila euro. E a leggere le valutazioni dei giudici...
La segnalazione riguardava alcune consulenze, particolarmente onerose, per la redazione della proposta di concordato preventivo con la quale l'allora amministrazione della città Metropolitana guidata da Enzo Bianco intendeva "salvare" la Pubbliservizi.
Abbiamo trasmesso in diretta la drammatica assemblea dei lavoratori con il neo sindaco Salvo Pogliese che si è caricato anche questa croce appena due giorni prima di quella ben più pesante della dichiarazione di dissesto del comune di Catania.
Con calma abbiamo letto il decreto dei giudici della sezione Fallimentare del Tribunale di Catania che, come sempre, vi mettiamo a disposizione.
Leggerlo è illuminante, perché chiarisce da un lato il tenore dell'imbroglio ipocrita e spudorato di certa politica ai danni della comunità e dei lavoratori, dall'altro l'assoluta inadeguatezza di chi assume incarichi poi così duramente sanzionati.
In estrema sintesi: tutte balle!
Ma insomma!
Nel numero del cartaceo SUD dello scorso maggio avevamo titolato: "Pubbliservizi, si esagera!", riferendoci proprio alle 3 consulenze, "valutate" 85 mila euro ciascuna, con anticipi da 10 mila euro.
E adesso?
L'articolo del cartaceo SUD sulle consulenze per il concordato Pubbliservizi.
L'incarico da 85 mila euro all'avvocato Silvia Dragotta.
L'incarico da 80 mila euro al dr. Antonio Chisari.
L'incarico da 80 mila euro al dr. Alessandro Arancio.
L'incarico per la "prefattibilità" da 4 mila euro al dr. Arancio.