
Il 23% dei Comuni Siciliani è senza sportelli bancari. Il calcolo è semplice e incontestabile: sui 390 centri abitati totali ben 89 sono sprovvisti di filiali bancarie. Tutto ciò causa disagi alla popolazione e ai turisti, ma cosa si può fare per rimediare? L'Anci ha invitato al confronto i Direttori dei principali Istituti di Credito della nostra regione, e ha messo sul tavolo delle possibili soluzioni. Scopriamole dando un'occhiata al comunicato ufficiale. Sono ben 89 i comuni siciliani - su 390 - privi di uno sportello bancario. I dati si riferiscono all'anno 2017, e sono stati divulgati dal Rapporto annuale redatto dall’Osservatorio regionale del credito, ma la situazione sembra destinata a peggiorare. A tal proposito l’AnciSicilia ha inviato una lettera ai direttori degli istituti di credito presenti in Sicilia, con l’obiettivo di evidenziare i disagi dei comuni siciliani a seguito dei tagli al sistema bancario dell’Isola. “Tale situazione - spiegano e Mario Emanuele Alvano, presidente e segretario generale dell’AnciSicilia - determina notevoli disagi soprattutto nei piccoli comuni dove anche per l’assenza di uffici postali, i cittadini, e in particolar modo gli anziani, si trovano nell’impossibilità di poter prelevare del contante. Ma le difficoltà si riflettono anche sui turisti che difficilmente, di fronte a tale disservizio, decideranno di restare, di acquistare o di tornare” “Una possibile soluzione del problema potrebbe essere – continuano Orlando e Alvano – quella di realizzare apposite convenzioni tra gli istituti bancari e le tabaccherie, secondo un modello già sperimentato da Banca 5 del Gruppo Intesa Sanpaolo, per consentire anche ai cittadini residenti in aree marginali di prelevare contanti presentando la carta di debito e la tessera sanitaria. Per questo motivo abbiamo invitato i direttori delle banche ad un confronto per verificare la fattibilità di tale percorso”.
Leoluca Orlando