La mostra di cui si occupa oggi il direttore del nostro tendermagazine SudStyle Aldo Premoli è organizzata da Sicilia Musei di Gianni Filippini, e per quel che riguarda SudPress la notizia è questa e ci fermiamo qui. Per ora. (PDR)
Non intendo incrociare uno spadino di latta con uno spadone fiammeggiante come quello che compete al Vittorio nazionale, ci mancherebbe...
Però
Ieri SudStyle ha ospitato un articolo di Francesca Campioli che fa il resoconto di Novecento, l'esposizione curata da Sgarbi a Noto.
Campioli è un'avvertita manager milanese (con casa a Noto) a cui è facile prevedere che questa mostra avrà un importante successo di pubblico, garantito da:
1. La firma di Sgarbi
2. Un quadro di notorietà universale come La Vucciria di Guttuso
3. La sede, il Convitto delle Arti da 5 anni in azione con mostre anche molto discusse ma sempre al centro di un' attenzione che - esclusa l'attività della Palermo di Orlando - nessun altro luogo in Sicilia è riuscito a calamitare.
Però
Un modesto appassionato (poco manager) - quale mi considero - non può non chiedersi perché in un'esposizione che sin dalle note introduttive viene presentata come "... il racconto di un secolo di arte siciliana" non compaiono alcuni tra i più straordinari talenti contemporanei che la Sicilia possa vantare. Sgarbi ha allineato tra pittori, scultori e fotografi una galleria davvero imponente di presenze...
Però
Mancano tra i pittori (ne elenco a titolo di esempio 7 in ordine alfabetico) nomi quali: Stefano Cumia, Francesco De Grandi, Filippo La Vaccara, Francesco Lauretta, Loredana Longo, Pietro Roccasalva, Marc Zanghi...
Mancano tra i fotografi (ne elenco a titolo di esempio 7 in ordine alfabetico) nomi quali: Salvo Alibrio, Letizia Battaglia, Francesco Bellina, Davide Bramante, Antonio Parriniello, Turi Rapisarda....
Si tratta di artisti di età e sensibilità diverse ma tutti impossibili da ignorare.
Sarebbe interessante conoscere dall'amico Sgarbi con quale criterio adottato sono state escluse personalità di grande valore come quelle citate...
Una curiosità da amateur la mia niente di più, per carità...
Novecento - Artisti di Sicilia. Da Pirandello a Guccione a cura di Vittorio Sgarbi. Convitto delle Arti, Corso Vittorio Emanuele 31, Noto. Sino al 30 ottobre 2020
Aldo Premoli, milanese di nascita, vive tra Catania, Cenobbio, New York e Washington, dove lavorano i suoi figli. Tra il 1980 e il 1982 collabora con le riviste “Belfagor” di Luigi Russo e “Alfabeta” di Nanni Balestrini. Giornalista professionista, tra il 1989 e il 2000 dirige il periodico specializzato nel settore tessile abbigliamento come “L’Uomo Vogue”. Nel 2013 e 2014 dirige “Tar magazine”, rivista di arte scienza ed etica. Blogger di “Huffington Post Italia”, “Artribune”. Ha pubblicato libri di saggistica e fondato, con Maurizio Caserta ed Emma Averna, l’Associazione Mediterraneo Sicilia Europa e il Centro Studi sulle migrazioni che porta lo stesso nome. Dirige il tendermagazine
Sudstyle
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