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Catania, in Consiglio Comunale vanno in scena i "Fratelli" coltelli: la triste guerra sulle spalle dei disabil

11-11-2024 06:00

Christian Costantino

Cronaca, Secondo speciale, catania, disabili, fratelli d'italia,

Catania, in Consiglio Comunale vanno in scena i "Fratelli" coltelli: la triste guerra sulle spalle dei disabili

Tagliano le ore per il sostegno disabili e danno soldi a destra e a manc(i)a.Ma fra di loro volano gli stracci

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Per una volta, non il solito mosciume politico tra consiglieri comunali: stavolta c’è di tutto — leggi, mance, variazioni di bilancio, disabilità e tagli. 

 

Andiamo con ordine ed un brevissimo recap. 

Con una recente delibera della giunta Trantino (apparentemente molto “riservata”, stando alle lamentele dei consiglieri che ne hanno denunciato la totale sconoscenza), è stato deciso di ridurre del 15% gli orari degli operatori ASACOM, figure di supporto per i ragazzi disabili o per gli insegnanti di sostegno. 

Stessa identica decisione è stata assunta dalla Città Metropolitana, governata anch'essa dallo stesso Enrico Trantino, in questo caso nella veste di sindaco metropolitano.

Detto ciò, possiamo andare avanti.

 

Nella giornata del 7 novembre si è svolta una seduta di consiglio comunale che è stata una vera e propria Waterloo per l'amministrazione che ne è uscita letteralmente a pezzi, con conseguenze ormai difficilmente sanabili a meno che riescano a laurearsi campioni mondiali di ipocrisia.

 

Del resto un'avvisaglia, a parte le numerose mancanze di numero legale, si era già avuta quando l'intero consiglio comunale ha votato un ordine del giorno che obbliga l'amministrazione a riconsiderare la necessità dei sovrappassi pedonali sulla circonvallazione, in aperta contraddizione con quanto sostenuto dal sindaco Trantino.

 

Stavolta i toni sono più espliciti e provengono dallo stesso partito del sindaco, quel Fratelli d'Italia che nelle stesse ore è travolto dalle avventure regionali del vice capogruppo all'ARS Carlo Auteri diventato scandalo nazionale.

 

L'occasione dello scontro è stato il momento delle comunicazioni dei consiglieri, aperte dal consigliere di Fratelli d'Italia Alessandro Campisi:

A seguire l'esponente di Forza Italia Melania Miraglia:

Poi un altro consigliere dello stesso partito del sindaco, l'avvocato Erio Buceti:

Interventi tutti pesantissimi e che di fatto hanno contestato non soltanto la grave sostanza dei provvedimenti in danno di studenti disabili, quanto soprattutto l'atteggiamento dell'amministrazione Trantino che pare procedere senza alcun collegamento con lo stesso consiglio comunale che ne dovrebbe sostenere l'operato.

 

Quindi l'intervento del sindaco Trantino che ha suscitato più di una polemica per quanto sostenuto e, da segnalare, ha ancora una volta provocato le smorfie titubanti, per usare un eufemismo, del presidente del consiglio comunale l'autonomista Seby Anastasi:

Il sindaco, quindi, con un gigantesco volo pindarico, tenta di giustificare il taglio con un discorso motivazionale, provando a spacciarlo come a “favore” dei ragazzi disabili, arrivando a mettere in dubbio i metodi relazionali che in realtà sono frutto di anni di studi e decisioni di commissioni sanitarie specialistiche, per poi concludere con una frase che ha suscitato più di un imbarazzo: "Quando diamo 20 ore di supporto a un bambino, lo limitiamo nel socializzare con gli altri bambini, perché al suo fianco non ha un insegnante di sostegno, ma una protesi."

 

Sostenere che il ricorso al personale ASACOM, peraltro sulla base di Piani Educativi Individuali sanciti appositamente dalle ASP per ogni singolo studente, possa complicare le capacità di integrazione dei beneficiari va oltre ogni commento possibile.

 

Anche volendo chiudere un occhio… tra tutte le metafore per parlare di disabilità, si poteva certo evitare “protesi”, ma questa è una gaffe perdonabile. 

Ciò che invece con sorpresa scopriamo noi catanesi è che il nostro sindaco non è solo un avvocato, ma anche un assistente sociale, un pedagogista, un esperto di sviluppo infantile e persino un antropologo, vista la sicurezza con cui parla delle dinamiche di relazione tra bambini a scuola. Avevamo Claude Lévi-Strauss o Paulo Freire come sindaco e non lo sapevamo.

 

Poi, arriva un classico minestrone allo spavento: "Ogni giorno leggiamo di accoltellamenti, di omicidi e dei malesseri che vivono i ragazzi."

 

Ha ragione il sindaco, ogni giorno ci sono omicidi, malesseri e accoltellamenti, bastava tagliare le ore agli insegnanti di sostegno per risolvere tutto. 

Come abbiamo fatto a non pensarci prima?

 

Considerazioni che hanno provocato la reazione del capogruppo del PD Maurizio Caserta che ne ha anche smentito la correttezza della citazione ONU, già di per sé alquanto surreale in quel contesto:

Fin qui, nulla di strano: è l'opposizione che fa — per sua natura — opposizione. 

 

Il problema diventa clamoroso se gli stessi componenti della maggioranza, e persino dello stesso partito del sindaco, Fratelli d'Italia, decidono di replicare con ulteriore durezza alle considerazioni esposte da Trantino.

 

Quindi, riecco Campisi:

E poi Miraglia:

E ancora Buceti:

Insomma, un po’ tutti i consiglieri, d’opposizione e di maggioranza, contestano duramente questo taglio agli orari deciso dal sindaco metropolitano.

Tanto che tra consiglieri di maggioranza e opposizione si è aperto un dialogo, o, magari, una riunione al gusto di congiura delle polveri. 

 

Noi tentiamo di scherzarci su, ma naturalmente questo consiglio comunale mette in luce due fragilità tanto imbarazzanti quanto evidenti: la difficoltà nel risolvere i problemi con logica e — ahinoi — lo squarcio a livello amministrativo. Perché, quando persino i consiglieri dello stesso partito cercano di ragionare e denunciano la mancanza di dialogo, significa che il profumo di sfiducia si fa sempre più forte. Tra l'altro, in  un partito così — come dire — “cameratista”, o si è con loro o contro di loro.

 

Ma delle scaramucce consiliari, per quanto divertenti e imbarazzanti, dovrebbe importarci poco. 

 

Ci dovrebbe invece interessare un aspetto: se sono stati davvero elargiti fondi a destra e a manc(i)a ad enti e associazioni, perché fare tagli proprio sui soggetti più deboli della nostra società?

Ci torneremo presto.

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