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Sanità siciliana esagerata: il governo Schifani finge di ruggire ma è lui stesso a provocare la carenza di m

10-01-2025 06:00

Pierluigi Di Rosa

Cronaca, HOMEPAGE IN EVIDENZA, Sanità, Regione, covid spese & C., Laterale,

Sanità siciliana esagerata: il governo Schifani finge di ruggire ma è lui stesso a provocare la carenza di medici

Con questa testa come pensano di risolvere i problemi dei servizi essenziali e delle liste d'attesa?Spendendo altri milioni per i software dei CUP?

Intanto anticipiamo che la vera notizia è nella seconda parte dell'articolo, la prima è più di colore se vogliamo. 

 

Ma neanche tanto, anche perché i casi di malasanità si stanno moltiplicando in maniera drammatica: pazienti morti per infezioni batteriche dopo essere stati lasciati giorni in barelle di pronto soccorso.

 

Le liste di attesa sembra siano il nuovo bancomat per macinare centinaia di milioni senza concludere niente.

 

Con i fondi del PNRR continuano a comprare macchinari milionari che nessuno userà semplicemente perché manca il personale, mentre nel privato non manca mai e quindi continua a fare sempre più soldi. Almeno finché ci sarà chi potrà permetterselo.

 

In una sanità pubblica che fa sempre più acqua da tutte le parti capita che non si capisca chi è più stressato tra gli operatori, medici ed infermieri, e i familiari dei pazienti, e così finisce che essendoci tra i pazienti anche non pochi delinquenti scattano aggressioni e minacce varie. 

 

Dei numeri inquietanti delle aggressioni negli ospedali se ne occupa oggi la nostra consorella SudSALUTE.

 

Ad ogni episodio, di morte sospetta o violenza indigesta, scatta il refrain dei comunicati indignati e non poche volte il presidente della regione in persona, Renato Schifani, ad annunciare strali da castigamatti, ispezioni e punizioni esemplari. Nel caso di Villa Sofia addirittura una spettacolare “visita a sorpresa” magistralmente ripresa dagli organi di stampa.

 

Ovviamente ogni volta non conclude niente.

 

L'ultimo caso la strana convocazione dei dirigenti sanitario ed amministrativo del Villa Sofia-Cervello di Palermo: 

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Ora, perché è strano questo comunicato?

Perché il presidente della regione Schifani, violando la linea gerarchica, non convoca il direttore generale del Cervello, Roberto Colletti, ma sceglie di chiamare a rapporto i suoi diretti sottoposti.

 

Ed è strano perché i direttori sanitari ed amministrativi sono nominati direttamente e fiduciariamente dal direttore generale ed a questo rispondono, tanto che decadono insieme a lui.

 

Al contrario, l'interlocutore istituzionale del governo regionale, e vero ed unico responsabile delle criticità gestionali di un'azienda sanitaria, è proprio il direttore generale, che stranamente in questo caso non viene convocato: ovviamente sarà una mera coincidenza il fatto che la stampa lo ha attribuito in quota del potente partito di maggioranza Fratelli d'Italia senza cui il governo andrebbe a casa.

 

Ma se questo attiene alle bizzarrie delle liturgie schifaniane, è la seconda notizia ad essere davvero clamorosa ed a provare inconfutabilmente l'inadeguatezza di questa gente.

 

Mentre infatti si rimbalzano responsabilità su tutto lo sfascio, si scopre che è proprio il governo Schifani a costringere le varie aziende sanitarie a rimanere sotto organico addirittura del 20% rispetto al loro fabbisogno minimo.

 

Spiegato in altri termini: se viene previsto, nei loro stessi piani sanitari, che un reparto di pronto soccorso per funzionare ha bisogno di 100 medici, il governo Schifani gli impone di mantenerne al massimo 80!

 

E questo, ecco quello che abbiamo scoperto, lo impone una circolare, ancora in vigore, dell'assessorato alla salute del governo Schifani, la 51198 del 28 settembre 2023.

La firma dell'assessore Giovanna Volo e del potentissimo dirigente generale Salvatore Iacolino.

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Smorfiamo questo capolavoro.

Quindi, secondo questi scienziati del management sanitario e del buon governo, nei casi di aziende che “registrano una forte criticità”, che poi sarebbe da chiarire cosa significa, viene autorizzata l'assunzione di medici solo nel caso in cui l'organico sia ridotto del 50% rispetto a quello prescritto dai piani sanitari.

 

Già questa è una confessione che dovrebbe provocare una sommossa popolare e l'immediata cacciata per giusta causa di un intero governo che arriva a considerare possibile che vi siano organici di strutture sanitarie, per giunta di emergenza, ridotti addirittura della metà: ma allora che li fanno a fare i piani dei fabbisogni? Per prendere in giro chi?

 

Una struttura che ha un organico al 50% la si deve chiudere perché è ovvio che non può svolgere il suo servizio, a meno che i piani di fabbisogno non siano altro che volgarissime truffe allo Stato ed ai cittadini.

 

Ma la cosa più grave la chiosa della seconda pagina, dove si “conferma il limite dell'80% della copertura dei posti della dotazione organica di tutte le aziende”.

 

Questo comporta, come conseguenza obbligata dal governo Schifani, che TUTTE le aziende si trovano costrette a rimanere sotto organico almeno del 20%!

 

In pratica, i politici fanno la pantomima provando a scaricare le responsabilità sui direttori che loro stessi hanno nominato, spartendoseli come agenti di commercio, e per giunta gli impediscono persino gli organici minimi!

 

Poi si stupiscono se la gente muore sulle barelle, i sanitari se ne scappano nel privato ed i parenti delinquenti impazziscono e se la prendono con medici ed infermieri che sono le vere vittime, insieme e pari merito con i pazienti, di tutta questa colossale incapacità.

 

Con questa testa come pensano di risolvere i problemi dei servizi essenziali e delle liste d'attesa?

Spendendo altri milioni per i software dei CUP come hanno comicamente annunciato?


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