Ne ribadiamo il contenuto che non conteneva alcuna "insinuazione" ma molto semplicemente raccontava un fatto.
Il 23 aprile riceviamo pec da parte degli avvocati della Ultramed che ritengono di dover precisare alcuni aspetti che sottoponiamo ai lettori lasciando a loro ogni valutazione:
OGGETTO: Ultramed srl c Sudpress srl. Articolo del 22.04.21 intitolato "Asp CT e i "carrelli defibrillatori ": a Catania costano 6.500 euro l'uno (e ne prendono 6), a Siracusa invece 2.500. Dalla stessa ditta", a firma di Pierluigi Di Rosa . Rettifica con richiesta di pubblicazione ai sensi dell'art. 8 della L. 47/48.
In nome e per conto della Ultramed srl, in persona del suo amm.re p.t. sig. Alfio Gangemi che sottoscrive la presente per adesione, si rappresenta quanto segue.
In data 22.04.21 sul quotidiano on line "Sudpress", veniva pubblicato un articolo a firma del direttore editoriale Pierluigi Di Rosa intitolato "Asp CT e i "carrelli defibrillatori": a Catania costano 6.500 euro l'uno (e ne prendono 6), a Siracusa invece 2.500. Dalla stessa ditta".
Il suddetto articolo commenta la delibera dell'Asp CT n. 1860 del 12/04/2021 per l'acquisto di n. 6 defibrillatori forniti da Ultramed s.r.l..
Dopo aver ricordato ai lettori che l'asp di Catania ha acquistato tra il 2020 ed il 2021 n. 133 defibrillatori a 1.118 euro cadauno, riferisce che "con questa (in riferimento alla delibera citata) di defibrillatori ne vengono acquistati solo 6, ma ad un prezzo a base d'asta di 39 mila euro oltre IVA, cioè 46.116 euro, ovvero 7.686 ciascuno" concludendo che "qualcosa non quadra";
Nel proseguo dell'articolo si comparano altresì i costi sostenuti con la delibera in commento, con le offerte reperibili on line ed, infine, con i costi sopportati dalI'Asp di Siracusa per l'acquisto di defibrillatori da parte dello stesso fornitore Ultramed, tutti inferiori rispetto la fornitura di cui alla delibera 1860/21.
Tutto l'articolo in oggetto è permeato da frasi ed espressioni che insinuano dubbi circa la legittimità delle operazioni compiute dalI'Asp Ct, (dr ad esempio "le cose si complicano ", "qualcosa non quadra" , "misteri della pubblica ammini strazione italiota" , "ma che gara sarebbe?" "....le offerte on line ....dovrebbero confermare le perplessità ", "e qua entriamo proprio in confusione" ), ed è stato corredato da una copia digitale per immagine di una parte della delibera dell'Asp di Siracusa con la seguente chiosa : "..... e qua entriamo proprio in confusione: dalla stessa ditta, la Ultramed, dalla quale l'asp di Catania compra carrelli con defibrillatori a quasi 8 mila euro, l'asp di Siracusa riesce ad ottenerlo a quasi un terzo in meno e per di più con l'aggiunta di aspiratore?"
Le notizie riportate invero non tengono conto della realtà dei fatti e contribuiscono alla formazione di una opinione pubblica distorta, facendo intendere che la Ultramed abbia praticato condizioni economiche differenti ed ampiamente sproporzionate rispetto alle due differenti forniture con le Asp siciliane, non ché di gran lunga superiori rispetto a quanto offerto precedentemente da altri fornitori o reperibili on line!
Ma così non è e per tale motivo è diritto della nostra assistita trasmettere le doverose rettifiche:
La diversità delle offerte dei defibrillatori acquistati dall'Asp di Catania e dall'Asp di Siracusa è banalmente riconducibile alle differenze tecniche e prestazionali dei prodotti offerti che un doveroso approfondimento avrebbe evidenziato;
I modelli di defibrillatori acquistati dall'Asp di Catania e quelli forniti all'asp Siracusa non sono assolutamente sovrapponibili e paragonabili;
L'Asp di Siracusa ha acquistato, con la delibera n. 473 del 30.03.21, il defibrillatore semiautomatico dAEDr avendo viceversa I'Asp di Catania acquistato con la determina 1860 del 12/04/21, dei monitor defibrillatori manuali e semiautomatici modello Cardiolife cod. TEC-5621NI produzione Nihon l<ohden.
Le due tecnologie altamente differenti per qualità e prestazioni, giustificano la differenza di costo riportata nell'articolo Sudpress del 22 .04.21;
I monitor defibrillatori modello Cardiolife acquistati con la delibera 1860 del 12/04/21 dall'ASP di Catania presentano notevoli differenze rispetto a qualsiasi sistema di defibrillazione AED presente sul mercato.
Tali sistemi sono, infatti, in grado di rilevare e monitorare i parametri vitali dei pazienti collegati, permettono la regolazione manuale da parte del clinico della scarica di energia da erogare, presentano protocolli in semiautomatico utilizzabili anche su pazienti di età inferiore a 8 anni, permettono di raggiungere energie maggiori (fino a 270 Joule), godono di ampio display per la visualizzazione di trend e grafici.
Inoltre tali tipologie di sistemi, a differenza dei defibrillatori AED, possono essere utilizzati solo da personale medico qualificato
Per completezza di informazione si evidenzia altresì che la differenza di modello giustifica altresì la differenza di costo tra i defibrillatori acquistati precedentemente dall'Asp Catania, da altri fornitori, e quelli acquistati da recente con la determina del 12.04.21.
Anche in questo caso, infatti, i precedenti modelli acquistati erano di tipo semiautomatico (AED) e dunque non equiparabili ai monitor defibrillatori offerti da Ultramed.
Per l'evidente portata lesiva della notizia divulgata, che ha fortemente insinuato il dubbio sulla correttezza e serietà commerciale della Ultramed s.r.l., stante le superiori doverose precisaz ioni, la notizia pubblicata in data 22.04.21 deve essere rettificata nei termini sopra indicati.
La suddetta rettifica dovrà essere effettuata tramite una pubblicazione che abbia le stesse caratteristiche dell'a rticolo del 22.04.21 e con lo stesso rilievo dato al suddetto articolo ai sensi dell'art. 8 della L. 47/48.
A tal proposito si allega no alla presente due immagini relative al modelli semiautomatici AED (foto A) ed al modello Cardiolife (foto B) che evidenziano la differenza dei prodotti di cui alla rettifica, con espressa richiesta di pubblicazione delle suddette immagini.
In attesa di un celere riscontro circa la data di pubblicazione della rettifica in oggetto, che riequilibri le sorti della vicenda, in nome della realtà oggettiva che connota il diritto di cronaca, si porgono
Distinti saluti.
Sin qui la nota della Ultramed che, dobbiamo dirlo, non ci ha chiarito nulla circa l'opportunità da parte dell'ente pubblico ASP di Catanua, con fondi emergenziali, di effettuare questa spesa e con queste modalità, né ci ha chiarito le ragioni di una trattativa privata con unico offerente senza che risulti neanche un'indagine di mercato, nè per quale ragione l'ASP di Siracusa si è "accontentata" di un modello da 2.450 euro mentre l'ASP di Catania ha scelto quelli costosi il triplo.
Domande semplicissime, alle quali non riteniamo sia stata data risposta.
Le immagini che ci si è chiesto di pubblicare non risultano pertinenti con il ragionamento condotto nell'articolo che attiene, si ribadisce, all'opportunità e non già alla sua legittimità, che tra l'altro non sta ad un giornale valutare.
In nessuna parte dell'articolo si insinua alcunché, il giornale racconta fatti e pubblica atti a sostegno, in maniera del tutto continente e su argomenti di sicuro pubblico interesse considerato che si tratta di soldi publbici e per di più vincolati all'emergenza covid.
Ai lettori le valutazioni del caso: come sempre.