È stato probabilmente l'evento più importante di questo primo scorcio dell'anno quello che si è svolto presso l'Auditorium del Monastero dei Benedettini, sede di prestigio dell'Università di Catania.
Una organizzazione difficile considerato il numero dei partecipanti e dell'altissimo livello delle autorità presenti, ma che si è svolto in maniera impeccabile con l'organizzazione gestita dal team di Confindustria Catania con in testa il direttore Giovanni Cantone, che in apertura ha proclamato i risultati dell'elezione, il responsabile finanziario Angelo Margarone, Serena Collura e Patrizia Mazzamuto.
A celebrarsi il mondo degli industriali etnei che hanno insediato, alla presenza delle massime autorità civili e militari, il nuovo board di presidenza che segna una fortissima discontinuità con un recente passato che ne stava mettendo a serio rischio la sopravvivenza.
Il colpo di reni è arrivato lo scorso marzo con la vittoria a larghissima maggioranza della proposta del gruppo capitanato dalla Signora dell'imprenditoria etnea Maria Cristina Busi Ferruzzi che, con la regia del Past President Antonello Biriaco, ha condotto all'elezione di un consiglio di presidenza di assoluto prestigio e garantito dinamismo con vice presidente vicario Franz Di Bella (presidente e amministratore delegato di Netith Care), Tesoriere Michele Pennisi, (amministratore unico di Sicilenergia) e vice presidenti Marco Causarano, (amministratore delegato di Sicania Chimica), Lucio Colombo, (amministratore delegato di STMicroelectronics Italia), Mario Indovina, (amministratore unico Le Dune Sicily Hotel), Arturo Lentini, (account manager sales di Tim Enterprise).
Presidente di Sibeg, azienda che produce, imbottiglia e commercializza prodotti a marchio Coca-Cola, attiva dal 1960 presso la zona industriale di Catania, con stabilimenti anche in Albania, Cristina Busi è la prima donna designata alla carica apicale dell'associazione etnea sin dalla sua costituzione nel 1926.
All'interno del sistema Confindustria vanta una lunga e qualificata esperienza sia nazionale che internazionale. È stata infatti vicepresidente di Confindustria Catania, presidente della sezione Alimentari, incarico che tuttora mantiene, e ha ricoperto ruoli di vertice in Assobibe (Associazione italiana industrie bevande analcoliche) e in Confindustria Albania. Dal dicembre scorso è presidente della Camera di commercio Italo-albanese.
Nel suo intervento di insediamento, davanti ad un folto pubblico rappresentante del gotha della città e con esponenti dell'intera regione, ha rilanciato il ruolo trainante che devono avere gli imprenditori, ricordando come quelli catanesi rappresentino circa il 20 per cento del PIL regionale, con decine di migliaia di addetti ed un ruolo sociale di primaria importanza, ricordando il progetto del Digital Innovation Hub al quale si assegna grande importanza per l'adeguamento sostenibile alle sfide del futuro.
Ha posto con forza il tema della sicurezza sul lavoro e del benessere dei dipendenti, ricordando le ultra decennali condizioni miserrime della zona industriale di Catania dove capita che i lavoratori siano al sicuro all'interno delle aziende ed in pericolo per arrivarci: sul tema ha signorilmente e generosamente evitato di ricordare che l'attuale amministrazione comunale gestisce la città in continuità da oltre sette anni e di cambiamenti reali se ne sono visti pochi.
Ma questo possiamo dirlo noi.
Gli industriali pensano piuttosto a cambiare passo e rivendicare un ruolo di traino della comunità etnea, sperando che le istituzioni si decidano a sostenerne i ceti produttivi:
Sulla stessa linea l'intervento del Past President Antonello Biriaco, che si fa ponte anche verso le altre organizzazioni datoriali, in particolare commercianti ed artigiani che, con gli industriali, rappresentano l'ossatura indispensabile per garantire una crescita sostenibile dell'intero distretto del Sud Est.
Biriaco è intervenuto sugli asset strategici del territorio: “Catania nei prossimi anni sarà crocevia di investimenti decisivi e potrà diventare anche il centro nevralgico di tutte le rotte via mare che connettono il nord Africa, il Medio Oriente con l’Europa. Ma per facilitare questo obiettivo è fondamentale interconnettere tre asset strategici: Porto, Aeroporto e Interporto; adeguare le infrastrutture esistenti agli elevati standard richiesti.
Ancora una volta Confindustria Catania potrà avere un ruolo di primo piano nella definizione delle priorità nei tavoli istituzionali in cui è chiamata a partecipare”.
Poi il vice presidente vicario di Confindustria Catania Franz Di Bella: “Dobbiamo avere il coraggio di puntare in alto, ma al contempo di concretizzare e pretendere concretezza. Saremo una Confindustria inclusiva e rappresentativa degli interessi di chi produce lavoro, valore e merito. Accoglieremo con entusiasmo chiunque voglia “fare squadra” e lavorare per il bene del nostro territorio. Sarà indispensabile consolidare i punti di convergenza con Istituzioni, Enti, Associazioni di Categoria e Rappresentanze Sindacali. Mantenere vivo il dialogo e il confronto con il mondo finanziario, leva indispensabile per una crescita economica del tessuto imprenditoriale”.
A portare per primo i saluti istituzionali l'ospite della manifestazione, il Magnifico Rettore dell'Università di Catania Francesco Priolo che ha sottolineato il consolidato contributo collaborativo tra ateneo ed imprenditoria locale.
A margine dell'evento si è registrata una piccola polemica intentata da un paio di docenti, ripresi dalla stampa locale, che lamentavano i disagi causati per la concessione dell'auditorium: a parte la risibilità della contestazione, considerato che la scelta dell'università rappresenta un importante segno di attenzione e collaborazione da parte del ceto produttivo, dimenticavano che l'attività didattica era sospesa per la coincidenza con il Palio d'Ateneo che coinvolgeva studenti e docenti press le strutture del CUS. Insomma, solite ringhiosità inutili, magari degne di altre occasioni.
Poi è stata la volta dei rappresentanti delle assemblee elettive e dei governi nazionale e regionale.
Il presidente del Senato Ignazio La Russa:
Il Ministro per gli Affari Europei, la Coesione ed il PNRR Raffaele Fitto:
Il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani:
Il presidente dell'Assemblea regionale Siciliana Gaetano Galvagno:
La giornata si è conclusa con una tavola rotonda dal titolo “Umanesimo industriale per un nuovo equilibrio tra ambiente, imprese e società”, moderati dalla giornalista Costanza Calabrese, ne hanno parlato Elena Pagana, assessore regionale del Territorio e dell'ambiente; Roberto Cellini, direttore del Dipartimento Economia e impresa dell’Università di Catania; Giovanni Muscato, direttore del Dipartimento di Ingegneria elettrica, elettronica e informatica dell’Università di Catania; Marco Causarano amministratore delegato di Sicania Chimica; Lucio Colombo, amministratore delegato di STMicroelectronics Italia; Mario Indovina general manager Le Dune Sicily Hotel; Arturo Mario Lentini, account manager of Sales channel di Tim Enterprise; Michele Pennisi, amministratore unico di Sicilenergia.
Auguri quindi al nuovo board di Confindustria Catania: dal modo in cui gli imprenditori, di tutte le varie categorie ed organizzazioni, intendono ed applicano il proprio rispettivo ruolo dipende il futuro della Comunità, di ogni suo singolo componente, e dalla concretezza ed autorevolezza delle loro organizzazioni dipende la risposta dei rappresentanti delle istituzioni politiche che, a fronte di una imprenditoria coesa e determinata, o si adeguano e danno risposte rapide e concrete o se ne vanno a casa.
Quindi, forza e coraggio.
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