Abbiamo incontrato Sigfrido Ranucci in occasione della presentazione del suo ultimo libro “La Scelta”, presentato dal blogger catanese Maurizio Loritto presso la libreria Cavallotto di viale Ionio a Catania.
È tra i giornalisti investigativi più noti d'Italia e non solo, avendo condotto inchieste di livello internazionale soprattutto in territori di guerra.
Non a caso è il più premiato tra gli inviati RAI ed anche il più querelato.
Prima dell'inizio dell'incontro pubblico, qualche battuta con la nostra Elisa Petrillo:
Poi abbiamo seguito l'incontro che già di per se rappresenta un evento.
Un giornalista della popolarità di Ranucci, che ogni settimana incolla milioni di telespettatori allo schermo e con le sue inchieste scatena ogni genere di reazioni e conseguenze, sente il bisogno di incontrare personalmente, uno ad uno, i suoi lettori, gli appassionati di quel giornalismo d'inchiesta che rappresenta l'ultimo baluardo nei confronti di un potere che si fa sempre più famelico ed arrogante.
La Stampa locale d'inchiesta
Ranucci segnala l'importanza del giornalismo che si occupa di indagare i poteri locali e ne raccomanda l'attenzione e la tutela da parte della gente che spesso non si rende conto dei rischi e dei sacrifici che comporta compiere la scelta di mettersi contro determinati ambienti raccontandone il modo scorretto di gestire risorse pubbliche, con conseguenze gravissime per la comunità.
Le querele temerarie
Un altro tema caro al giornalista RAI, e non solo a lui, è quello delle aggressioni giudiziarie che subiscono i giornalisti in Italia, con l'utilizzo patologico delle querele e cause civili che vengono utilizzate come vere e prorpie intimidazioni, peraltro il più delle volte utilizzando fondi di enti e società pubbliche, con ciò aggravando ulteriormente il fenomeno.
Ne sappiamo qualcosa, basta dare un'occhiata agli articoli in calce:
I poteri sono tutti gli stessi
Quello che caratterizza un sano ed efficace giornalismo d'inchiesta è il fatto che indaghi qualsiasi potere, qualsiasi parte rappresenti, anche perché i poteri sono tutti gli stessi ed hanno tutti in antipatia qualsiasi tipo di controllo:
Inchieste giornalistiche, investigazioni e sviluppi giudiziari
Tra gli spettatori il prof. Giansalvo Sciacchitano che pone la domanda delle domande: come mai tante inchieste giornalistiche non hanno poi esiti giudiziari conseguenti?
Sono dinamiche diverse e seguono diversi percorsi. Diciamola così.
Fare di tutto per informare la gente e renderla consapevole
Lo scopo del giornalismo in generale, e di quello investigativo e d'inchiesta in particolare, è raccontare i fatti ed esibire gli atti in modo tale da rendere l'opinione pubblica il più consapevole possibile di quello che accade: è l'ultimo baluardo per una democrazia sempre più in pericolo.
Alcune delle cause intentate a SudPress: