In genere non ci occupiamo di cronaca, a meno che non sia curiosa o rappresenti una tendenza: come sta accadendo per molti, troppi dei nostri giovani che non hanno una bussola.
Ed è questo il caso.
Un po' come quei singolari signori che vendevano dizionari, prodotti per la pulizia e tappeti porta a porta, anche questo ragazzo portava dei campioncini dentro la sua borsa.
Non erano bottiglie di shampoo, tessuti o libri, ma cocaina.
Nei giorni scorsi, zona piazza Borgo, la polizia ha fermato un ragazzo di 20 anni a bordo di uno scooter che, alla vista della volante, ha tentato di fuggire.
Catanese con precedenti penali (enfant prodige) è stato perquisito a causa delle circostanze sospette o, semplicemente, perché chi è uno spacciatore ci tiene a farsi riconoscere.
Ora, lo "spacciatore" porta con se qualche grammo di cocaina e, al massimo, una cinquantina di grammi di erba, lui aveva: 300 grammi di marijuana, 26 grammi di cocaina, 10 grammi di hashish, 2.000 euro in contanti, un bilancino e del materiale per confezionarlo.
Solo "spacciatore" è riduttivo, questo era l'Ispettore Gadget degli spacciatori.
Paradossalmente a casa sua non è stata trovata traccia di droga se non per 3 grammi di erba, circa 15/20 euro stando al mercato attuale.
Per quanto grottesca la notizia, non sorprende più leggere ogni giorno di spaccio a Catania, non interessa più la provenienza, delle morti per overdose e di come l'età si stia riducendo sempre di più.
Non viene ridotta solo l'età ma la qualità ed il prezzo: pensiamo al Fentanyl, droga ormai di moda tra i ragazzi proprio a causa di un prezzo bassissimo con le stesse prestazioni del crack (altra poordrugs).
Indicativo come il ragazzo che, dato i numeri, sembra uno spacciatore di alto profilo, nella sua dimora viene trovato poco più di uno spinello ad uso personale.
Un po' come quei NAS che smettono di mangiare nelle tavole calde dato quello che vedono ogni giorno.