Il capoluogo etneo precipita al 98° posto per "patrimonio familiare" e migliora per numero di sale cinematografiche e tempo libero Come ogni anno il quotidiano “Il sole 24 ore” stila la classifica sulla vivibilità delle province italiane misurando una serie di dati statistici. Nel 2015 troviamo sul podio Bolzano, Milano, e Trento. Ultima Reggio Calabria. Sul tenore di vita, la città perde due punti scendendo al 95° posto e nello specifico al 98°, per patrimonio familiare medio e consumi per famiglia. Migliori performance si registrano nel settore Tempo libero dove Catania guadagna nel 2015 5 punti, e si colloca al 14° per numero di sale cinematografiche (ogni 100mila abitanti) e 21°per spesa dei turisti stranieri. Popolazione in crescita, più 12 punti rispetto all’anno scorso. Nello specifico all’indice di vecchiaia (rapporto over 65/under 15) Catania si colloca al 6° anche se per speranza di vita media scende al terzultimo posto (108°). Altri due punti in crescita per il settore affari e lavoro e ordine pubblico, anche se in quest’ultimo settore troviamo Catania al 10 posto per truffe e frodi informatiche. Anche quest'anno, come nel 2014, sono le città del Nord e del Centro Nord a registrare le performance migliori mentre come conferma lo stesso quotidiano "Nella parte finale si concentrano invece le province del Mezzogiorno, restituendoci l'immancabile fotografia di un'Italia tagliata in due".
La città di Catania sale in classifica di quattro punti rispetto all’anno precedente, collocandosi al 95° posto. Analizzando i sottosettori è possibile analizzare in che ambiti la città etnea ha guadagnato più punti e quelli in cui si evidenziano alcune carenze. Su servizi e ambiente Catania si colloca al 27° per % di popolazione raggiunta dalla banda larga 2-20Mb o wireless peggiore invece l’indice Legambiente che fa scivolare la città fra le ultime al 106° posto.