Di buche per le strade, noi catanesi (insieme ai nostri amici romani) siamo veri esperti, ma con una così possiamo tranquillamente far invidia a tutta Italia.
Non si tratta né di un meteorite né di un UFO atterrato male: a crollare è stato semplicemente un tratto del manto stradale di piazza Tricolore, che si è letteralmente aperto in una voragine. La mareggiata e il maltempo degli ultimi giorni hanno dato il colpo di grazia, spingendo un asfalto già fragile al collasso.
C’è da dire che non si tratta di un fulmine a ciel sereno. L’area era stata chiusa anni fa per l’alto rischio di erosione e tsunami, ma noi catanesi, si sa, tendiamo a ignorare i problemi fino a quando non diventano impossibili da evitare.
Come sempre, il Comune è intervenuto con il suo kit d’emergenza: un paio di transenne e un fragile nastrino rosso. Diciamocelo, non chiedevamo certo il filo spinato, ma magari qualcosa che impedisse almeno a un bambino di finirci dentro – considerando che, a soli cento metri, c’è un parco giochi sempre affollato.
La fragilità del lungomare non è una sorpresa per nessuno. Ogni mareggiata è come una campana che rintocca chiaramente: quel tratto d’asfalto è fracido.
Una nota surreale degna di un quadro di Magritte? Vedere i pescatori impassibili, continuare a lanciare le loro lenze come se nulla fosse, con una voragine a pochi passi. D’altronde, noi catanesi nell’arte di sguazzare nell’immobilità e nell’indifferenza siamo maestri indiscussi.