Nessuna soluzione in vista per l’Amt, la Partecipata del Comune per il trasporto pubblico locale alle prese da mesi con una profonda crisi finanziaria. La Fast-Confsal ha proclamato uno sciopero di 24 ore per martedì 13 settembre, con le seguenti modalità: dalle 10 alle 16 e dalle 20 a fine turno Nessuna soluzione in vista per l’Amt, la Partecipata del Comune per il trasporto pubblico locale alle prese da mesi con una profonda crisi finanziaria che di fatto più che dimezzato i mezzi giornalmente in circolazione. Tutto tace dalla sede di via Sant’Euplio. Resta irrisolto anche il nodo legato alla governance dell’Azienda, per via del rebus delle dimissioni del presidente Lungaro, a scadenza di mandato, e del dg Barbarino. In questo quadro di silenzi e incertezze, la Fast-Confsal ha proclamato uno sciopero di 24 ore per martedì 13 settembre, con le seguenti modalità: dalle 10 alle 16 e dalle 20 a fine turno. Ecco la lettera con cui il segretario provinciale Giovanni Lo Schiavo spiega i motivi della nuova protesta. “Premesso, che la riunione del 16 Giugno 2016, effettuata in Prefettura per l’espletamento della seconda fase si è conclusa con esito negativo; che malgrado le sollecitazioni più volte effettuate, sia in sede di Prefettura che da ultimo in sede tecnica in presenza dell’Assessore alle Partecipate del Comune di Catania, consistenti nella richiesta di sospendere gli effetti dell’Ordine di Servizio n° 38/2016, non ha sortito nessun effetto, stante che la stessa disposizione ha continuato a spiegare i propri effetti, al punto tale che con la retribuzione del mese di Luglio u.s. ai lavoratori di AMT/SPA, sono state arbitrariamente intrattenute le somme per lo straordinario maturato nei mesi precedenti; che con la retribuzione del mese di Agosto, u.s., la situazione è rimasta immutata, nel senso che non sono state restituite ai lavoratori interessati le somme indebitamente intrattenute loro, cosi come richiesto da Fast / Confsal , atteso che l’Ordine di Servizio n° 38 / 2016, è stato predisposto in maniera unilaterale e del tutto illegittimo da parte della D.G. della Società, in spregio alla normativa contrattuale di riferimento, nonché, contrario all’ordinamento giuridico; che in data 31 Agosto 2016, malgrado le riunioni svoltesi in sede Tecnica e le proposte migliorative formulate dal Sindacato, è pervenuto alla O.S. Fast, un documento riportante ” l’ipotesi di Accordo relativa all’applicazione del CCNL 28/11/2015” , con il quale l’AMT, ostinatamente, continua a calpestare i diritti dei lavoratori e ad infrangere sia la normativa applicata agli autoferrotranvieri, sia la legislazione vigente in materia di flessibilità dell’orario di lavoro; che a tutt’oggi, nessuna convocazione è pervenuta alla FAST da parte di AMT SPA per cercare di trovare soluzioni condivise a salvaguardia del futuro di AMT e a tutela del superiore interesse dei lavoratori. Per tutto quanto sopra esposto e considerato, con la presente, si comunica la proclamazione dello sciopero di 24 ore “. TAVOLO TECNICO - Lo Schiavo, in una nota congiunta con il segretario provinciale Faisa Cisal, Romualdo Moschella, si sofferma anche sullo stato dell’arte del tavolo tecnico istituito dal Comune. “Dopo due incontri avvenuti con l’assessore Girlando di cui il primo espositivo e il secondo più circostanziato in sede tecnica, dove Faisa Cisal e Fast Confsal hanno presentato due progetti riguardanti ‘la verifica titoli di viaggi’ finalizzato anche all’evasione tariffaria, e l’altro, afferente la ‘rivisitazione dell’ordine di servizio n. 38’, in data odierna, l’assessore alle Partecipate, ha dato comunicazione “di aver completato la fase esplorativa e pertanto, la trattativa sarà ripresa nella sua sede naturale di Amt spa”, si legge nel comunicato. “Pur apprezzando lo sforzo del sindaco Bianco che si è fatto carico della vertenza, non ci è dato comprendere come possa concludersi un eventuale ‘Ipotesi di Accordo’ con una controparte di fatto inesistente, in quanto dimissionaria, la quale, su indicazioni dello stesso Girlando, giorno 6 settembre ha proceduto a convocare le organizzazioni sindacali”, conclude la nota.