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Cassazione annulla il proscioglimento: nuovo processo per Ciancio

14-09-2016 13:09

Simona Scandura

mario ciancio, Cobas/Codir, pedofiia, maresciallo salvo mirarchi, tagli sanità,

Cassazione annulla il proscioglimento: nuovo processo per Ciancio

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 La Cassazione ha annullato la sentenza di non luogo a  procedere emessa dal gup di Catania Geatana Bernabò Distefano nei confronti di Mario Ciancio accusato di concorso esterno in associazione mafiosa dalla Procura della Repubblica di Catania



 Annullato con rinvio adesso il processo andrà  ad altro Gup. 



Si ricomincia, nuovamente in udienza preliminare con le stesse accuse a Mario Ciancio Sanfilippo.



"Una sentenza storica". L'aveva definita cosi a caldo ai nostri microfoni l'avvocato Carmelo Peluso, difensore di Mario Ciancio Sanfilippo, l'editore del giornale La Sicilia, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa dalla Procura della Repubblica di Catania e prosciolto dal giudice per le indagini preliminari Gaetana Bernabò Distefano.



Una sentenza che va in Cassazione ed oggi durante l'udienza, durata un'ora e dieci minuti in cui  la procura generale della Corte chiede l'annullamento con rinvio, hanno discusso l'avvocato Goffredo D'Antona legale dei parenti di Beppe Montana,  l'avvocato Carmelo Peluso e l'avvocato Giulia Bongiorno difensori dell'editore Mario Ciancio. 



Giorni di fuoco quelli che hanno susseguito la decisione del giudice Bernabò con il deposito in Cassazione da parte dei sostituti procuratori Agata Santonocito e Antonino Fanara del ricorso. Poco meno di 30 pagine per contestare la "Violazione di legge nell'applicazione del codice di procedura penale" in merito all'applicazione della norma sul concorso esterno all'associazione mafiosa e "illogicità della sentenza nelle motivazioni con particolare riferimento a elementi essenziali per la decisione". Anche Geraldo e Dario Montana rappresentati dal legale Goffredo D'Antona hanno presentato ricorso. 



L'avvocato Peluso aveva spiegato subito dopo la decisione: “Il giudice ha ritenuto che il fatto non è previsto dalla legge come reato, poiché qualunque fatto abbia commesso Mario Ciancio non è inquadrabile nella fattispecie di concorso esterno in associazione mafiosa”.



Un proscioglimento in cui il giudice per  le indagini preliminari aveva utilizzato una frase specifica: "Non luogo a procedere nei confronti di Mario Ciancio Sanfilippo perché il fatto non è previsto dalla legge come reato" affermazione che ha fatto scaturire la reazione del capo dei Gip Nunzio Sampietro e una presa di posizione ben delineata:



"La negazione del reato di concorso esterno all'associazione mafiosa dal punto di vista giurisprudenziale è una decisione del tutto personale ed isolata della dottoressa Bernabò, poiché tutti gli altri giudici della sezione ritengono il suddetto reato sicuramente ipotizzabile, come più volte stabilito dalla Corte di Cassazione". 



Alle 21.50 arriva la decisione della Corte: Annullamento con Rinvio. 


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