Noto a Catania per la sua fattoria itinerante, Marco Enzo Lalicata è stato fermato dopo una denuncia della compagna colombiana alla polizia scientifica di via Roccaromana Da un rudere in via Roccaromana, a Catania, ad una cella di isolamento in Piazza Lanza, in carcere. Il passo non è stato certamente breve per Marco Enzo Lalicata, 27 anni, meglio conosciuto come "Marco il danese", noto per la sua fattoria itinerante, vita sregolata, in pieno centro storico e da ieri per l'accusa di violenze nei confronti della compagna colombiana. Violenza sessuale, lesioni gravissime e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. La richiesta di aiuto della giovane donna, da quattro anni al seguito di Lalicata, alla polizia scientifica di via Roccaromana ha attivato subito le autorità competenti che hanno fermato l'uomo e avviato le indagini. Seminuda e con volto tumefatto, uno spettacolo terrificante che però non ha sorpreso più di tanto gli abitanti della zona. Frequenti erano infatti, a parere di molti, accese discussioni tra i due. In particolare il danese era solito accusare la donna di essere eccessivamente morbosa. Proprio il ragazzo avrebbe ammesso agli agenti quanto fatto "con atteggiamento di vanto", si legge in una nota della questura, mentre la giovane colombiana è stata condotta e ricoverata in ospedale per le "gravissime lesioni riportate". Le perquisizioni in via Roccaromana, nell' "abitazione" dei due, hanno portato al rinvenimento di 7,5 grammi di marijuana, un bilancino di precisione e del denaro. Tutto sequestrato in attesa di ulteriori sviluppi.