Alla Regione Enzo Bianco non verrebbe più candidato. Ne avrebbe già mestamente preso coscienza il sindaco che sarebbe riuscito a contattare Matteo Renzi: ”Enzo, mettiti il cuore in pace. Fino a domenica sera parlo solo delle primarie. Della Sicilia semmai ne parliamo dopo” avrebbe fatto sapere l’ex premier tramite il plenipotenziario Guerini Le indiscrezioni già diffusesi ieri in serata, si sarebbero fatte sempre più insistenti in queste ultime ore febbrili per il sindaco Bianco e per il suo entourage già pronto, sempre secondo le voci, a galvanizzare il proprio leader. E invece sarebbe troppo tardi per il sindaco di Catania, per essere della partita. Il primo cittadino etneo avrebbe dovuto dimettersi entro il primo maggio per poter correre alla presidenza della Regione. Ma in questa competizione sarebbe stato stato abbandonato nell’ordine da Orfini, Guerini e adesso anche da Renzi. Bianco rimarrà dunque ancora sindaco nonostante la sua malcelata insistenza, dicono i rumors, a volersi proporre per palazzo d’Orleans. Sulla sua strada avrebbe trovato solo indifferenza, soprattutto nella sua stessa area renziana, in Sicilia e a Roma. Prova ne è l'esclusione dalle liste per le primarie del suo partito a sostegno della mozione renziana e quindi il "go and stop" in questo caso, della nomina del suo uomo, Francesco Marano, a vicesegretario del partito in Sicilia. Notizia diffusasi rapidamente ma mai fino ad oggi confermata. Dunque una bocciatura? Così si dice negli ambienti dei "ben informati". Tutto ciò malgrado un sondaggio mai ufficializzato con tutti i crismi e la sponsorizzazione, anche quella mai ufficializzata ma autentica, dell'ex sindaco di Bronte, Pino Firrarello. A questo punto tutto finirebbe nel modo più malinconico. Bianco oggi ha anche presieduto la giunta e sull’argomento con gli assessori avrebbe glissato. Come se nulla fosse accaduto. Probabilmente, se le voci venissero confermate, racconterà che “ha rinunziato a pressing (!?) di ogni tipo perché preferisce guidare Catania” e qualcuno titotlerà "Bianco sceglie Catania". Racconti inverosimili se si pensa al passato. La storia è invece molto più triste, quella di un sindaco ex ministro che sarebbe politicamente sempre più solo e che dovrà continuare ad amministrare a Catania, "accontentandosi" di Palazzo degli Elefanti. Fino a nuove elezioni.