In tanti, quando si tratta di superare un ostacolo, parlano del famoso fattore C. Fattore Caso, mettiamola così. Ma in realtà, il primo turno playoff del Catania, sull'ostico campo della Juve Stabia offre più di uno spunto di riflessione sulla stagione che è stata e sul futuro che potrebbe essere 90 minuti di fuoco, se si vuole davvero lottare per la Serie B. Non potrà che essere così, al Menti di Castellammare di Stabia, dove il Catania si catapulta già col pensiero per il primo round degli spareggi promozione. Dati alla mano, però, per i rossazzurri sarà una vera impresa riuscire a vincere in terra campana per approdare così al secondo turno playoff. Un miracolo, un solo risultato possibile: la vittoria. E incorriamo nel primo dato che non sorride agli etnei. Due soli successi in trasferta quest'anno, un digiuno interminabile lontano dalle mura amiche per questo club, negli anni. Tra l'altro proprio contro le Vespe, quest'anno, si è consumata una delle sconfitte più brutte degli ultimi tempi. Una gara secca, magari, è vincolata a parametri diversi dalla statistica. Fattore caratteriale, e anche qui sfondiamo una porta aperta. Quest'anno più che mai, il Catania ha palesato evidenti limiti, tanto da essere aspramente criticato anche dal proprio tecnico, Giovanni Pulvirenti su questo aspetto. E allora? Questo nuovo inizio segnerà anche una rivalutazione morale di questo gruppo? Fondamentale per arrivare in fondo. E nella storia è già successo che una stagione cominciata in un certo modo, proseguita in un altro e conclusa in un altro ancora si sia allungata ai playoff, poi vinti, e chissà che per la serie "corsi e ricorsi storici", che non ricapiti ancora. Poi, naturalmente, anche il caso, il destino, avrà la sua parte...