In queste ore caratterizzate da incontri a tutti i livelli per le candidature alle regionali, sopra tutte quelle per la presidenza della Regione, il leader di "Noi con Salvini" in Sicilia Angelo Attaguile rilascia una dichiarazione contro la candidatura di Musumeci avanzando la propria. Poche ore dopo una controdichiarazione del numero due nazionale Giancarlo Giorgetti, sconfessa Attaguile e rilancia la candidatura di Musumeci, poi confermata dallo stesso capo del partito Matteo Salvini sulle pagine del Corriere della Sera di ieri. Una brutta figura insomma che Attaguile sminuisce parlando di "cattiva interpretazione" delle sue parole e chiarendo a Sudpress "Non c'è nessuna mia candidatura, nessuna fuga in avanti rispetto al mio partito, nessuna "sconfessione" verso di me e nessuna rottura con il mio leader né all'interno della Lega. C'è stata semplicemente una cattiva interpretazione delle mie parole. Avevo detto che per vincere ci vuole un candidato che unisca tutto il centro destra e per primo io avevo già fatto il nome di Nello Musumeci mesi fa. Se poi c'è anche il tandem con Gaetano Armao ben venga, è una persona seria. Ma con Giorgetti mi sono anche sentito telefonicamente e la nostra posizione, la mia, resta quella del mio leader Salvini". Certo la sua posizione oggi stride con quella esternata due giorni fa nella nota in cui afferma convinto di essere dispiaciuto di "prendere atto che a distanza di mesi l'amico Nello Musumeci non è riuscito a portare a compimento il mandato di ricompattare il centrodestra siciliano. Adesso faccia un passo indietro lui per il bene del centrodestra in quanto ho appurato che non ci sono più le condizioni per una sua candidatura unitaria...siamo pronti a correre da soli se non si dovesse trovare un candidato in grado di ricompattare la coalizione e sono pure disposto a sacrificare il mio ruolo nazionale per restare qui in Sicilia" eccetera eccetera. Giancarlo Giorgetti, precisa Attaguile, ha detto:"se c'è un cambio di rotta lo si fa a livello personale". Ma da parte mia non c'è stato mai un cambio di rotta tanto che non c'è stato nessun comunicato. La posizione è quella del mio leader Matteo Salvini, è lui a parlare per noi. La mia voleva essere soltanto una sollecitazione a chiudere il cerchio, una scossa alla coalizione a due mesi dalle elezioni, quando ancora non c'era nessuna convergenza sul nome Musumeci". Attaguile insomma getta acqua sul fuoco delle polemiche e si giustifica così "Noi avevamo tentato di fare le primarie, noi Musumeci e Armao ma poi non è stato possibile e io già allora ho fatto un passo indietro. A quel punto, mi sono limitato a dire che se non si fosse trovato un accordo, tanto valeva che ognuno andasse per conto suo e ci misurassimo singolarmente rispetto agli altri, del resto noi non abbiamo nessuna paura elettoralmente parlando. Ma se avessi voluto lanciare la mia candidatura, come è stato scritto, lo avrei fatto sin dall'inizio, quando Salvini lanciò il mio nome in occasione della sua visita in Sicilia qualche mese fa". Per quanto riguarda le liste da presentare, Attaguile afferma che la Lega ha tanti nomi da spendere ma preferisce non farne se prima non ci sarà l'ufficializzazione definitiva di quello del candidato presidente. Intanto si apprende che mercoledì prossimo ci sarà un confronto tra i leader Berlusconi, Salini e Meloni, nel quale si stabilirà il da farsi in Sicilia alla luce dell'accordo sulla candidatura Musumeci.