Dopo la protesta di alcuni genitori contro la dirigente scolastica Rosaria Maltese per aver dislocato le classi quinte alla Carducci, senza a detta loro considerare le difficoltà delle famiglie, a partire da questa mattina i bambini dell'ultimo anno svolgeranno le lezioni proprio alla Carducci. Tuttavia, con una promessa da parte della dirigente scolastica: fare rientrare al più presto gli alunni alla Mario Rapisardi. Nel frattempo ha avuto luogo un primo sopralluogo da parte dei tecnici del comune, mirato a trasformare i locali della segreteria e della presidenza in aule dove far rientrare al più presto gli alunni Dunque questo è l’accordo a cui sarebbero giunti i genitori e la dirigente scolastica che, per motivi di sicurezza, avrebbe comunque manifestato l’esigenza di non utilizzare per il momento alcune aule: secondo la normativa non sarebbero adeguate da un punto di vista della sicurezza antincendio. Per poter far rientrare il prima possibile gli studenti alla Mario Rapisardi la dirigente scolastica, secondo la testimonianza di alcuni genitori, avrebbe chiesto al comune di poter intervenire e modificare alcuni locali, come gli uffici della segreteria e la presidenza, per essere adibiti ad aule. “Sembra che un piccolo passo avanti sia stato fatto –esordisce il signor Torrisi, uno dei genitori che si è attivato durante la protesta- Il problema di alcune aule che sono state fatte sgombrare è che si trovano oltre i 60 metri di distanza dalle uscite e motivo per cui non sono regolamentari per la normativa antincendio: la legge prevede che le aule debbano trovarsi entro i 60 metri di distanza. Altre, invece potevano contenere un numero massimo di 18 bambini e invece ne ospitavano circa 27”. Il fatto che la dirigente scolastica non abbia voluto adoperare soluzioni alternative, secondo il signor Torrisi, è stato il motivo scatenante della protesta che, come annunciano i genitori, non è del tutto sopita. “So che dovrebbe essersi svolto un primo sopralluogo della scuola da parte dei tecnici del comune –spiega il ssignor Torrisi- I lavori da fare non sarebbero nemmeno troppo impegnativi: bisognerebbe realizzare una parete in cartongesso per dividere uno dei locali e sposare una serie di mobili e dislocarli altrove. Tuttavia non si sa che tempistiche saranno necessarie”. Il signor Torrisi ha spiegato che altre scuole avevano avuto problemi simili, ma avevano risolto la questione con turnazioni di numerose classi, nell’arco dell’anno, in modo da distribuire un disagio minore ma a tutti. "Invece, alla Mario Rapisardi -spiega- è stato concentrato solo sulle quinte". In ogni caso ai genitori non resta che attendere l’adeguamento dei locali della scuola per far rientrare al più presto i loro figli.