Parlare di energia nucleare in Italia resta un terreno scivoloso. Ma a Catania, si è fatto un passo deciso in avanti con l'incontro pubblico dal titolo provocatorio ma diretto: “Energia nucleare? Sì, grazie!”, promosso da Azione Catania. L’obiettivo: smontare tabù e affrontare con dati, scienza e pragmatismo un tema cruciale per il futuro energetico del Paese.
A guidare il dibattito è stato Giuseppe Zollino, docente all’Università di Padova e responsabile nazionale Energia e Ambiente per Azione. Il suo intervento ha tracciato la rotta:
«Gli obiettivi di decarbonizzazione sono irraggiungibili senza l’energia atomica. Chi pensa di affrontare la crisi climatica escludendo il nucleare non è serio. Prima iniziamo, meglio è», ha affermato con chiarezza il professore, sottolineando come il nucleare di nuova generazione – dagli SMR ai reattori avanzati – sia ormai una tecnologia pronta, sicura e a basso impatto ambientale.
Zollino ha evidenziato come, in uno scenario segnato da instabilità geopolitica e prezzi dell’energia in continua crescita, il ricorso al nucleare non sia più una questione ideologica, ma una necessità.
«Il nucleare può integrarsi perfettamente con le reti e le infrastrutture esistenti, garantendo continuità energetica, stabilità dei prezzi e zero emissioni dirette», ha aggiunto.
Il confronto si è inserito in un percorso più ampio avviato da Azione, che mira a costruire una nuova cultura politica dell’energia. A moderare i lavori è stato Pippo Ferrante, segretario provinciale del partito:
«Azione è impegnata ogni giorno nel territorio, in modo concreto. Questo incontro è parte di un progetto politico serio: non slogan, ma contenuti. La Sicilia ha tutto per diventare un polo energetico nazionale».
Un’affermazione che trova riscontro anche nei dati ufficiali. La Sicilia è infatti una delle regioni individuate nel Piano nazionale come potenzialmente idonea a ospitare infrastrutture nucleari, grazie a zone geologicamente stabili e lontane da centri ad alta densità abitativa. Aree come Segesta, Petralia, Butera o Bosco Palo sono già sotto osservazione tecnica.
Tra gli ospiti anche Marco Magnano Sal Lio, dirigente di Azione Catania, che ha messo l’accento sul metodo:
«Politiche come queste non si impongono, si costruiscono. Il confronto tra esperti, amministratori e cittadini è l’unica strada. Azione vuole essere motore di questo cambiamento».
La scelta di Catania come sede dell’evento non è casuale. La Sicilia, con il suo tessuto universitario, i centri di ricerca, l’alta irradiazione solare e le condizioni geotermiche, è già oggi una piattaforma naturale per lo sviluppo di tecnologie energetiche avanzate.
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