"Li nominerò quando mi andrà e comunque entro venerdì". E' un Presidente della Regione particolarmente nervoso quello che annuncia l'arrivo imminente dei commissari delle città metropolitane come previsto dalla legge del 12 agosto che risuscita le ex provincie decretando per loro l'elezione diretta del vertice. Une decisione che fino adesso il Governatore Crocetta aveva rinviato e che ha adesso subito un'accelerata in coincidenza con l’esclusione della lista "Arcipelago Micari Presidente" a Messina, da parte dell'ufficio elettorale del Tribunale, in occasione delle regionali del 5 novembre. Rosario Crocetta era sostenitore della lista, l'unica in cui era inserito, per mostrare lealtà al Pd, dopo aver anche rinunciato a presentare quelle del suo movimento, Il Megafono. “E’ un atto politico rimuovere Bianco, Accorinti e Orlando come sindaci delle città metropolitane e io sono obbligato a farlo quindi nominerò i commissari entro venerdì!”, ha detto a margine di un incontro a Catania in cui ha manifestato tutto il suo disappunto per il tentativo, definito "un sabotaggio", di escluderlo dalla corsa alle regionali Il Presidente della Regione non fa nomi, né dei "sabotatori" né dei possibili commissari in procinto di arrivare da Palermo, ma mostra una posizione netta a favore della rimozione degli attuali sindaci metropolitani di Catania, Messina e Palermo. E' un Crocetta deluso e amareggiato quello che si presenta ai giornalisti a Catania dopo che la lista a cui aveva aderito non è stata ammessa per un ritardo nella presentazione della documentazione, spingendolo a fare ricorso. E forse ci voleva questa esclusione per dare al presidente, ormai agli sgoccioli, l'impulso decisivo verso l'applicazione della legge sulla quale abbiamo speso pagine di inchiostro. Finalmente quindi, il governatore della Sicilia si sveglia, ammettendo che non c'è alcun motivo per il quale Accorinti, Bianco e Orlando debbano continuare a stare in carica come sindaci delle città metropolitane. A tal proposito la nuova legge regionale approvata il 12 agosto e giunta in gazzetta ufficiale il 1° settembre non lascia spazio a dubbi e interpretazioni: i sindaci metropolitani sono decaduti e la Regione deve nominare tre commissari. I tre sindaci attualmente in carica manterrebbero comunque l'incarico di primo cittadino delle rispettive città di appartenenza. Nessuno "scontro politico" insomma, all'interno del centro sinistra, spingerebbe il Governatore, dice lui, verso una decisione ormai inesorabile, pur a un mese di distanza dall'applicazione della legge, che sarebbe dovuta avvenire quasi un mese fa, vale a dire il 16 settembre, giorno di scadenza dei 15 giorni successivi alla pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale dell'1 settembre. Ma adesso, con i pareri del Cga e dell'ufficio legislativo della Regione, Crocetta ha una "scusa" in più per non rinviare oltre. “Come si può di fronte alla legge che prevede la loro decadenza chiedermi di non rimuoverli –afferma il Governatore della Regione Sicilia- Sono obbligato a toglierli dall'incarico di sindaci metropolitani. Se non dovessi farlo ne pagherei le conseguenze perché essendo attualmente il Presidente della Regione, il responsabile erariale di fronte alla corte dei conti sono io!”.