Gli applausi c'erano stati a settembre, con Enzo Bianco al centro della ruota di dipendenti dinanzi la Prefettura che lo incensava, mentre lui proclamava la risoluzione positiva della vicenda Pubbliservizi, partecipata della ex Provincia ridotta al crollo. Al momento quello che sta accadendo è chiarissimo: Promesse smentite dagli unici fatti reali e concreti: 1) i libri già in tribunale per il fallimento; 2) le lettere di licenziamento per tutti i dipendenti. Il resto rimane la solita insopportabile fuffa. Quasi all'indomani dell'acclamazione popolare infatti, era stato chiaro che il sindaco metropolitano aveva fatto il passo più lungo della gamba e promesso qualcosa di impossibile. Non contento, pochi giorni dopo essere stato reintegrato dal Tar di Palermo come primo cittadino metropolitano, lo ha rifatto, rassicurando tutti, salvo poi essere immediatamente smentito già l'indomani dalla lettera di licenziamento collettivo ricevuta dai dipendenti ormai disperati. Ma intanto Silvio Ontario, amministratore delegato di Pubbliservizi, persiste: "Non sarà licenziato nessuno, anche grazie al percorso di risanamento intrapreso da mesi, la lettera era un atto dovuto". E prosegue: "Come già più volte da me asserito in queste ultime ore, la lettera giunta ieri ai dipendenti di Pubbliservizi serviva per legge, perché tappa fondamentale di un preciso iter legale, indispensabile per avviare tutte le tutele per i lavoratori previste dall’ordinamento. Posso assicurare che, insieme al sindaco metropolitano, Enzo Bianco, si sta vagliando ogni ipotesi per ristabilire un equilibrio finanziario in grado di garantire il futuro delle famiglie dei 378 lavoratori dell’azienda, a partire dal contratto di servizio che la Città metropolitana sta rimodulando in senso più favorevole alla PubbliServizi". In sostanza uno step dovuto ma nulla più. Anche se i lavoratori, che prima applaudivano, insieme alle organizzazioni sindacali grandi e piccole, da mesi in grosse difficoltà e con il Natale alle porte, dopo giorni di scioperi e proteste serrate, adesso iniziano forse a capire che alle belle parole, non seguono i fatti. Giuseppe Cottone, segretario Provinciale Fast Alas Confsal, a seguito degli incontri recenti afferma:"Assistiamo all'ennesima delusione subita dai lavoratori della Pubbliservizi. Lo spiraglio di ripresa, che si era paventato durante l'incontro di lunedì 4 dicembre, in cui il reintegrato Sindaco Metropolitano Bianco aveva preso impegni in merito ad una risoluzione certa del problema, pare stia per svanire. Infatti a distanza di 48 ore oltre a non averlo preannunciato durante l'incontro, le organizzazioni sindacali e tutti i lavoratori si vedono recapitare il procedimemto di licenziamento collettivo". Tutto il contrario di tutto, dunque, con i dubbi, già enormi da tempo, che sorgono ulteriormente per una situazione catastrofica a causa di una gestione pessima, che rischia di diventare ancora peggiore, malgrado gli interventi del commissario Salvo Cocina, che ha dovuto per un breve periodo gestire la "patata bollente" lasciatagli da Bianco. Un teatro dell'assurdo, che non sembra avere fine e soprattutto non sembra poter avere in alcun modo una risoluzione positiva ma nemmeno chiara di quanto accade e accadrà.