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Garibaldi: 11 lavoratori in bilico, l'imprenditore Russotti "dall'ospedale nessuna disponibilità"

20-04-2018 10:07

Giuseppe Nibali

Cronaca, accenture, ustionato, maresciallo salvo mirarchi, Cor, mostra Dalì, Dia clan Cappello-Bonaccorso, Amministrative 2018 Catania,


"E' un ricatto scegliere tra il licenziamento o la riduzione all'osso dello stipendio" afferma la Filcams Cgil. "Stiamo cercando tutte le soluzioni per evitare i licenziamenti, ma dall'Arnas Garibaldi non ci sono state aperture concrete e valide. Ci siamo resi disponibili, durante l'incontro in Prefettura, ad una riduzione di orari e stipendi, ma dovrà essere d'accordo tutto il personale. Diversamente andremo avanti con i licenziamenti" replica parlando a Sudpress Giovanni Russotti, al vertice del gruppo Russottfinance che ha in appalto il servizio di pulizia e sanificazione dell'azienda ospedaliera Arnas Garibaldi





Gli 11 lavoratori gestiti appunto dalla Russotti Hotels, dopo la sospensione dello sciopero proclamato per il 23 in vista dell'incontro tra le parti in prefettura avvenuto il 18 aprile, restano in bilico.



La vicenda discussa tra le parti durante l'incontro in Prefettura, non ha portato a soluzioni realmente valide, con la possibilità di una riduzione da parte della holding messinese degli orari di lavoro e di conseguenza anche degli stipendi per non essere costretti a licenziare.



I sindacati dal canto loro non ci stanno e malgrado la sospensione dello sciopero di giorno 23, soggetto a procedure specifiche in quanto messo in atto da lavoratori dei servizi essenziali, proveranno a capire la volontà dei dipendenti durante l'assemblea indettaper le prossime ore. In questa occasione si discuterà appunto per capire la volontà di tutti di accettare o meno queste riduzioni.



Il centenario gruppo imprenditoriale messinese, sulla vicenda, punta anzitutto il dito contro il suo interlocutore, cioè l'azienda ospedaliera Garibaldi: "Avevamo chiesto all'azienda ospedaliera Arnas Garibaldi di integrare il costo e alzare il prezzo del servizio svolto al metro quadro, ma ci è stato risposto di no -afferma Russotti-. E' una stranezza, perchè in passato, accordi del genere sono stati raggiunti tra noi e loro, per ben tre volte, con altre direzioni. Pur di non licenziare abbiamo proposto una diminuzione di alcuni servizi, come ad esempio la riduzione dei passaggi di pulizia nelle parti non essenziali dell'ospedale, cosa peraltro già fatta due anni fa, ma anche qui hanno negato l'assenso".



"Vogliamo e cerchiamo un accordo con l'azienda da tempo, da luglio scorso almeno, ma loro hanno preso tempo e si sono recentemente limitati, durante gli incontri, a chiedere documenti per rimandare valutazioni senza giungere a risultati concreti -afferma l'imprenditore- Noi cerchiamo di tutelare i dipendenti, abbiamo pensato di ridurre le ore, che sono in numero eccessivo e un costo del personale ovviamente maggiorato. I sindacati non possono parlare della gfara ponte perché questo è un altro appalto, con altri servizi e altri costi. Noi parliamo di quello precedente che abbiano gestito fin qui. E' dal 2010 che non si adegua il prezzo e nel frattempo sono aumentati i contratti di lavoro, quindi ci siamo trovati in difficoltà. Nelle more che venga indetto il bando a committenza unica regionale, l'Arnas, a nostro avviso, avrebbe dovuto fare un contratto ponte nella cui sede avremmo potuto discutere di una serie di cose, ed invece hanno trasformato il tutto in una gara ponte, che non si sa bene quando verrà assegnata e a chi. Il Garibaldi pensava di poterci tenere buoni fino alla proclamazione del vincitore ma noi non siamo sicuri che ciò avvenga velocemente e nel frattempo ci stanno creando un danno non indifferente che non possiamo più reggere. In oltre cento anni di attività non siamo mai arrivati a cose del genere e faremo di tutto per non arrivarci. Aspettiamo e speriamo che i lavoratori si accordino tra loro e accettino, perchè non possiamo fare di più".



D'altro canto Davide Foti, segretario generale della Filcams Cgil, conferma a Sudpress le sue perplessità sulla vicenda: "Si attende il bando unico regionale sui servizi di ristorazione, pulizia e sanificazione, e frattanto sono stati fatti dei bandi ponte. A causa di conflitti tra le due aziende relativi a questioni di natura contrattuale ed economica, la Russotti ha deciso di aprire la procedura di licenziamento per undici lavoratori. La gara ponte nel frattempo è stata chiusa, ma non ancora assegnata, con la holding Russotti come unica tra le partecipanti con offerta seria rispetto alle altre, risultate anomale. La stranezza appunto sta nel fatto che malgrado la presentazione di una determinata offerta che faceva presagire una certa valutazione dei costi specifici, adesso viene fuori che ci sono lavoratori in esubero. E' noto da contratto collettivo che il cambio appalto nel servizio di pulimento prevede l'acquisizione di tutti i lavoratori da un'azienda all'altra. E alla fine invece, ci si ritrova nuovamente con personale privato del lavoro, e oltretutto essenziale per l'espletamento corretto del servizio in questione. Se necessario, su questo discorso del bando e della gara, ci rivolgeremo all'ANAC, per capire come stanno le cose".



E, a proposito della possibilità paventata dalla Russotti di effettuare una diminuzione dell'orario di lavoro o dei servizi, Foti replica: "Nel conflitto economico tra Arnas e Russotti, si stanno usando i lavoratori. C'è in atto un ricatto, tra lo scegliere se essere licenziati o rimanere con stipendi da fame. Sono stati loro della Russotti a proporre una diminuzione del 20% dell'orario di lavoro, ma è impossibile, perchè queste persone lavorano part-time e hanno stipendi già bassissimi, e qualora venissero ridotti ancora sarebbero cifre irrisorie, con cui è impossibile vivere per una famiglia. Non sono attuabili nemmeno ammortizzatori sociali, anche temporanei, perchè attualmente non ci sono più le condizioni -afferma il sindacalista- "Questi dipendenti sono essenziali per lo svolgimento del servizio, e verrebbero penalizzati anche i cittadini, che usufruiscono della struttura ospedaliera. E' inaccettabile che ad ogni cambio appalto, ci siano lavoratori sacrificati".



La Russottfinance S.p.A. è una società che si occupa di imprenditoria alberghiera ed è attiva da sempre nel settore dell’edilizia pubblica e privata. Si è inserita negli anni anche nel settore "Global Service", vale a dire quello dei servizi alberghieri non sanitari nonchè delle strutture sanitarie pubbliche e private. Tale attività ha avuto il via nei primi anni del 2000 con il Presidio Ospedaliero San Vincenzo di Taormina, che gestisce a tutt'oggi. Dal Dicembre del 2004, svolge anche il servizio di Assistenza Alberghiera presso il Presidio Ospedaliero Garibaldi Nesima di Catania, fornendo il servizio di ricevimento, centralino, sanificazione e disinfezione ambientale.


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