A poco più di una settimana dalla netta vittoria alle elezioni comunali, il neo primo cittadino Salvo Pogliese si è insediato formalmente durante la cerimonia in Comune di lunedì 18 giugno. In compagnia della moglie e dei due piccoli figli, dopo aver indossato la fascia, aiutato da un pezzo importante del centro destra isolano al suo fianco come Gianfranco Miccichè, Pogliese ha voluto sottolineare: "Lavorerò per tutti, per chi mi ha sostenuto e per chi no, come è giusto che sia. Bisogna lavorare per aiutare tutti, con umiltà. Il politico non è un tuttologo, e dunque la mia porta è sempre aperta. Dobbiamo essere orgogliosi di essere nati e cresciuti e di vivere in un posto come Catania"Attorniato da una folla di sostenitori, amici, parenti e giornalisti tale da riempire l'enorme salone del palazzo comunale, con queste parole si è presentato il nuovo sindaco di Catania, Salvo Pogliese, dopo essere stato ufficialmente proclamato sindaco. Pogliese, classe 1972, nato a Catania, dottore commercialista, attivo in politica con la destra fin dagli anni '80, lascia la carica di eurodeputato al Parlamento Europeo per andare a ricoprire il ruolo di primo cittadino della sua città natale. "Ho una grande responsabilità, ma non nascondo forte emozione nel trovarmi in Comune, dove ho mosso i primi passi da consigliere nel 1987. Oggi torno con un ruolo ben diverso, regalatomi dai concittadini che hanno creduto in me il 10 giugno, ma porterò la mia passione e l'entusiasmo con cui ho iniziato e che ho sempre avuto, con la voglia di libertà e di volare alto del gabbiano Jonathan Livingston". Al suo fianco, la famiglia, la moglie e i due bambini, di cui il sindaco svela: "I miei figli hanno svolto un ruolo determinate nella scelta di lasciare Bruxelles. Dobbiamo fare di tutto affinchè i nostri giovani non debbano scappare da Catania. Siamo fortunati a nascere e vivere qui, dobbiamo sempre esserne orgogliosi".
Dunque immediate le premesse su quanto si cercherà di fare per la città, nel breve e nel lungo periodo, per risollevarla dal pantano in cui si trova bloccata da anni ormai, a causa purtroppo delle pecche delle precedenti amministrazioni ma anche della scarsa volontà di troppi che la vivono. Ed in questo senso Pogliese lancia un messaggio: "Io cercherò di stare in mezzo alla gente con umiltà, per risolvere i problemi in tutte le realtà della città. Il palazzo comunale sarà aperto ai cittadini e ogni 15 giorni incontrerò i catanesi per ascoltarli, dalle periferie al centro, con suggerimenti e problematiche. Un confronto costante, con il dialogo con e per la città, sia con il mondo accademico che con le forze sociali e con le associazioni di categorie, ma non solo. Tutto questo sarà alla base di una buona amministrazione per cui le parole d'ordine saranno Il politico non deve fare il tuttologo ma confrontarsi con chi ha competenze specifiche per recepirne consigli e suggerimenti. Io voglio fare questo ed il mio impegno sarà totalizzante. , con l'impegno di tutti. Soprattutto i dipendenti comunali, auspico che possano essere al servizio dei cittadini e facilitatori di qualsiasi istanza provenga dalla cittadinanza. Da oggi si apre una pagina nuova, da scrivere con tutti i cittadini. So che non sarà facile ma anche con l'aiuto di Sant'Agata ce la faremo"- chiosa infine il primo cittadino. Vicini a Salvo Pogliese durante la cerimonia di investitura, oltre a Miccichè, anche altri esponenti del centro destra isolano, come Basilio Catanoso, o Ruggero Razza assessore alla Sanità, ma anche il cavaliere Luigi Maina, storico ceremoniere dei festeggiamenti di Sant'Agata patrona cittadina, che dopo l'incontro in Comune, il sindaco è andato ad omaggiare con dei fiori in Cattedrale, accompagnato sempre dalla famiglia e dal parroco Monsignor Barbaro Scionti, per poi concludere la mattinata dell'insediamento con alcune simpatiche foto proprio sotto la statua dell'Elefante e davanti al palazzo comunale.
partecipazione e sobrietà.
Dobbiamo smetterla di piangerci addosso e considerare la cosa pubblica non distante da noi