Nel gioco normale di conferme e sostituzioni all'interno e al vertice delle società partecipate, dopo l'insediamento di una nuova giunta comunale, a Catania con il sindaco Salvo Pogliese, tra le riconferme c'è quella di Luca Blasi, alla presidenza di SOstare. L'avvocato penalista, già in sella da due anni esatti, era subentrato a Gilberto Cannavò, e si pensava che data la sua amicizia con Nico Torrisi, la sua vicinanza a Nicola D'Agostino deputato regionale di Sicilia Futura, e la sua nomina da parte dell'ex primo cittadino Enzo Bianco, fosse tra i manager che la nuova giunta avrebbe sostituito. Invece la conferma, a testimonianza evidentemente del buon lavoro svolto Luca Blasi, classe 1973, avvocato cassazionista, di ottima ed importante famiglia catanese, è consigliere della Camera Penale, con all’attivo diverse docenze universitarie e decine di pubblicazioni. Dal 2012 poi, responsabile tutors dell’area penale presso la Scuola Forense di Catania – Fondazione “Vincenzo Geraci”. I vertici delle partecipate del Comune di Catania, tra le quali figurano oltre a SOstare anche altre aziende fondamentali per la città quali Amt, Multiservizi e Sidra tra le principali, da anni ormai sono oggetto di cambi in corsa, scandali e problemi non da poco per le amministrazioni che di volta in volta si sono avvicendate. Il tutto, a causa appunto dello spoils system, che di norma porta a collocare rappresentanti politici e sostenitori della giunta in carica, alla testa di queste aziende pubbliche, sostituendo i precedenti manager e funzionari, con il rischio però concreto di destabilizzazioni interne che influiscono anche sull'operato e sui fondamentali servizi di cui le partecipate si occupano. I casi più scottanti a Catania, in questo senso sono stati per quanto riguarda la Città Metropolitana, la situazione disastrosa che riguardava e riguarda Pubbliservizi, e a livello comunale il caos che da tempo colpisce l'Azienda Metropolitana Trasporti, al cui vertice si sono avvicendati Puccio La Rosa, Carlo Lungaro e di nuovo La Rosa nel 2017, con in mezzo crisi, scioperi, aggressioni ed un servizio di trasporto pubblico di superficie carente da molto tempo.