“Correre è molto utile, è un bene per le gambe e i piedi. E’ anche molto buono per la terra, la fa sentire necessaria” , disse l’indimenticato fumettista statunitense Charles Schulz. Ma correre e praticare atletica, oggigiorno a Catania, sembra sia diventata una vera e propria impresaStrutture inadeguate, inagibili o, addirittura, precluse agli sportivi dal Comune di Catania (come nel caso dello stadio Cibali), complicano non poco i piani di tutti gli sportivi che amano, appunto, correre all’aria aperta. Il campo scuola di Picanello, situato precisamente in Via Grasso Finocchiaro, sarebbe l’unica vera soluzione per società e amatori per praticare l’atletica leggera. Ma oggi, pure questa opzione è preclusa: la Fidal, infatti, si è trovata costretta a sancire la momentanea chiusura del campo scuola a causa della pericolosità della struttura: racconta ai microfoni di Sudpress il Presidente della Fidal Catania Giuseppe Sciuto. Ma la presenza di alberi in stato di estrema pericolosità non è certamente l’unica problematica dell’impianto situato nel quartiere di Picanello. Come riportato nella lettera inviata dalla Fidal Catania al sindaco del capoluogo etneo Salvo Pogliese ed all’assessore allo sport Sergio Parisi lo scorso 13 novembre, la struttura presenta un’infinità di altri problemi: dalla pavimentazione degli ingressi sconnessa in diversi punti, alla pista ormai inutilizzabile con le chiodate (si sbriciola in più punti), sino all’impossibilità di utilizzo delle pedane del salto in lungo, salto triplo e salto con l’asta. Insomma, dettagli non di poco conto per quella che ad oggi risulterebbe essere l’unica struttura per l'atletica leggera messa a disposizione dal Comune di Catania.
“Abbiamo fatto chiudere il campo scuola di Picanello poiché, a causa degli alberi particolarmente alti in quanto non potati da troppo tempo, la struttura risultava essere pericolosa per tutti coloro che vi si recano per correre”,
“Abbiamo fatto dunque richiesta per dei lavori di potatura che, in linea di massima, sarebbero dovuti durare circa una settimana. Sono passati già 20 giorni ed ancora la struttura è inutilizzabile. Come struttura alternativa da mettere a disposizione per gli amanti dell’atletica avevamo chiesto il Cibali, ma il Comune ce lo ha negato senza alcuna motivazione valida”.
Intanto nel capoluogo etneo sono in corso i preparativi per la prima edizione della maratona di Catania (dopo i tentativi andati a vuoto negli anni precedenti) in programma domenica 16 dicembre: l’evento, sotto l’egida della FIDAL e a marchio Bronze Label, è organizzato dall’Atletica Sicilia, con il patrocinio del Comune di Catania. Una manifestazione che prevede non solo la classica maratona da 42 km, ma anche la mezza maratona e la 10,5 km. Il percorso, interamente pianeggiante, prevede la partenza e l’arrivo sul viale Kennedy: unico giro per la 10,5 chilometri, due volte per la mezza e quattro volte per la maratona. Una giornata di festa all’insegna dello sport, ma anche del sociale: l’evento sarà infatti anche l’occasione per raccogliere fondi devoluti all’Associazione Italiana per la lotta alle Sindromi Atassiche (AISA). – spiega Giuseppe Sciuto – . “
“Una manifestazione di assoluto rilievo quale la maratona non può mancare in una città importante come Catania”
Speriamo in una presenza massiccia da parte degli appassionati. A differenza dei tre precedenti tentativi non andati a buon fine, è stato scelto un percorso che consentirà il regolare svolgimento della gara senza dover causare disagi al traffico cittadino”.