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Sequestrati beni per tre milioni di euro a referente degli Ercolano di Scordia

01-02-2019 09:51

redazione

Cronaca, antimafia, guardia di finanza, azzeramento, chiusura ospedale, droga dei poveri, disperati di Librino,


Il sequestro comprende attività commerciali, beni mobili, immobili e soldi, per un valore totale di tre milioni di euro. L'intero ammontare è da ricondursi a Rocco Biancoviso, classe 1967, già arrestato due volte in passato perchè appartenente a Cosa Nostra etnea, nell'ambito dell'operazione "Chaos 2" e per estorsione aggravata durante l'operazione "Pizzini"



Biancoviso era da tempo noto per la vicinanza ad ambienti mafiosi, come dimostrato anche dalla famosa operazione "Kronos", con una lunga militanza nei clan Santapaola - Ercolano. 



A partire dal 2007, per circa un decennio infatti, Biancoviso è stato il referente della famiglia Ercolano nella zona di Scordia, per conto della quale investiva risorse illecite in attività imprenditoriali, mettendo in atto estorsioni continue.



Ancora prima, negli anni Novanta, alcuni collaboratori di giustizia, lo aveva indicato come cassiere dei Di Salvo, famiglia mafiosa al comando a Scordia appunto, appartenente al clan siracusano dei Nardo.



Moltissimi approfondimenti sia dal punto di vista personale che patrimoniale sono stati effettuati dagli uomini delle Fiamme Gialle, che sono riusciti a tracciare un preciso profilo di Biancoviso e di individuare le attività imprenditoriali che a lui facevano capo, oltre ai beni di proprietà ottenuti con risorse illecite.



In particolare, tra questi ci sono i due supermercati di Scordia,“il Coccodrillo”, dove pare che Biancoviso incontrasse altri mafiosi del clan, per discutere di affari ed estorsioni. Le due aziende con lo stesso nome, erano fittiziamente intestate a persone di fiducia, ma non familiari di Biancoviso, risultate essere però già pregiudicate per reati contro il patrimonio e privi inoltre di risorse per sostenere l'investimento.



Rispetto poi ai redditi familiari dichiarati al fisco da Biancoviso, è risultata dalle indagini della Finanza, una netta sproporzione tra quanto posseduto e quanto dichiarato.



Nel complesso, i beni oggetto di sequestro sono 16 immobili (dei quali 7 fabbricati e 9 terreni situati nel territorio di Scordia), 10 titoli e rapporti finanziari, 2 autoveicoli e bene tre imprese:


  • azienda Eden” di Teresa Fagone, con sede a Scordia (CT), esercente l’attività di “somministrazione di cibo e bevande”;
  • il coccodrillo s.r.l.”, con sede a Scordia (CT), esercente l’attività di “commercio al dettaglio di generi alimentari e prodotti per l’igiene della casa”;
  • il coccodrillo s.r.l.s.”, con sede a Scordia (CT), esercente l’attività di “minimercati e altri esercizi non specializzati di alimentari”.

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