La Camera di Commercio "colpisce ancora". Durante la riunione del Consiglio Camerale, presieduta l'altro ieri pomeriggio dal noto Pietro Agen è passata la proposta di aumentare del 70% il tributo camerale. Tradotto? Un aumento delle imposte sulle imprese del territorio. Ad opporsi solo i consumatori del CODACONS, ConfIndustria, ConfCooperative e CNA, che abbandonano l'aula al momento della votazione. Tra e le insofferenze ormai impossibili da tacere, facciamo un resoconto di questa assemblea densa di avvenimenti.
Lo scenario: sede della Camera di Commercio del Sud Est, via Cappuccini 2, primo piano, Sala del Consiglio. L'Aula è quasi vuota - gli assenti sono più di 1/3, e per raggiungere il quorum ci vogliono 16 voti. Dopo i primi convenevoli, tra cui il benvenuto del presidente
Pietro Agen al dr. Rosario Condorelli per il suo insediamento come Segretario Generale facente funzione, l'iter previsto viene interrotto quasi immediatamente dall'intervento di Andrea Milazzo, segretario della CNA Catania. Il suo discorso è tutto volto alla "questione aeroporto", a dimostrazione che quando c'è un "elefante nella stanza" di tale entità non si può ignorare per molto tempo. Tra i ritardi, e tutte le ulteriori considerazioni degli altri consiglieri della giunta, i punti all'ordine del giorno vengono relegati agli ultimi 10 minuti. Eppure, a leggerli dal documento ufficiale di Convocazione della Camera di Commercio, viene in mente che spunti di approfondimento potessero essercene diversi.
Agen ha tentato, alquanto rocambolescamente, di sostenere che non ci sarebbe stato aumento di tasse, mentre nello stesso ordine del giorno riportato sopra da lui stesso firmato il punto è chiarissimo: "incremento del...", che forse non è sinonimo di "aumento"? Le chiacchiere stanno a zero! Al momento della votazione infatti, alcuni consiglieri della giunta - Ventura e Brancati, "capitanati" da Andrea Milazzo, decidono di disertare il voto - rischiando, per altro, di non far raggiungere il l quorum. Perchè? Ce lo spiega direttamente il segretario della CNA. "Gli aumenti proposti (relativi al tributo camerale n.d.r) erano di due tipi. Quello del 20% (punto 3 dell'o.d.g) come maggiorazione del diritto, ed è legato ad azioni da fare per la promozione delle imprese del territorio, quindi un minimo di ritorno per le aziende c'è. Invece quello del 50% (punto 4 dell'o.d.g) era solamente per riequilibrare i conti di bilancio della camera di commercio!". A detta di Pietro Agen però, "i conti" sarebbero in ordine - con tanto di slide a comprovare le sue affermazioni. Ma sappiamo che per ottenere l'autorizzazione per richiedere l'aumento delle tasse bisogna essere praticamente in dissesto
... (Legge n. 205 del 27.12.2017, Art 1 comma 784) "Noi pensiamo che votare argomenti così importanti in una situazione come quella - altissimo numero di assenze del consiglio, più di 1/3 - non fosse 'carinissimo', per questo eravamo propensi a chiedere il rinvio, per discuterne in modo più approfondito" prosegue Milazzo. "Inoltre abbiamo riscontrato tra "i nostri rappresentati", gli imprenditori e gli artigiani, un forte dissenso a queste misure. Per questo motivo, e anche alla luce del fatto che, sia il Componente di ConfIndustria (per la primissima volta in giunta), sia la rappresentante di ConfCommercio di Siracusa - a cui però apparterrebbe, almeno sulla carta, la maggioranza del consiglio e la presidenza stessa! - mostravano questi stessi segnali, anche noi chiedevamo di spostare la votazione di qualche giorno". "Ce ne siamo andati perchè non volevamo che si votasse proprio in quel momento una cosa di quella portata, e volevamo che non si raggiungesse il quorum". Putroppo per lui, ma per fortuna di Agen, alla fine il quorum è stato raggiunto. Ma alla fine dei singoli personaggi, con tutto il rispetto, ci importa ben poco, la vera domanda è:come si ripercuoterà questa decisione sulle aziende?