Ci mancherebbe anche questa...
Lo scorso 12 novembre abbiamo riportato la denuncia del Movimento operatori del 118 che lamentavano l'inadeguatezza e la pericolosità dei presidi di sicurezza che vengono forniti dalle amministrazioni pubbliche per svolgere i loro delicati servizi di assistenza ai malati di covid
Chiedevamo, ai limiti dell'ingenuità, chi li avesse comprati, come ed il costo, non arrivando a pensare che potesse essere un problema la verifica del fornitore e persino la loro "originalità".
La denuncia degli operatori del 118 era estremamente precisa ed indicava espressamente anche la marca della tuta segnalata come quanto meno inadeguata: FLOSTERIL FLOMED 9700.
Si lamentava: "di scarsa qualità con imbottitura interna che si sfilaccia nella fase di vestizione e che addirittura, cosa più grave, si deteriora e si buca al solo naturale sfregamento nelle funzioni di deambulazione, oltre al fatto che si buca facilmente anche al semplice urto contro le barelle etc."
Con tanto di documentazione fotografica.
L'allarme rilanciato da Sudpress non ha ottenuto, come troppo spesso, nessuna risposta da parte delle autorità responsabili, ma a distanza di qualche giorno abbiamo ricevuto una molto interessante richiesta di rettifica da parte di uno studio legale pugliese.
A scriverci, il 15 dicembre, l'avvocato di Barletta Vincenzo Paternello che, molto gentilmente ci informa che la società turca sua assistita Flomak Tekstil Makine Muhendislik, "quale produttrice della tuta denominata Florestil Flomed 9700, rappresenta di non aver mai commercializzato e/o distribuito, né direttamente né tantomeno attraverso suoi agenti e/o intermediari, il suddetto dispositivo di protezione individuale in Sicilia."
Ah, perfetto...
E rincara l'avvocato: "Risulta palese, pertanto, che le tute oggtto di contestazione, siano frutto di contraffazione e/o falsificazione di marchio ovvero di abusiva riproduzione dello stesso, non essendo mai state prodotte e commercializzate dalla Flomak, società che a tutela della propria immagine, brutalmente lesa, ha avviato ogni più legittima iniziativa."
Quindi, come diavolo sono finite nel sistema sanitario siciliano queste tute contestate dagli operatori del 118 e con un marchio asseritamente falso?