Possiamo provare a leggerle da sotto a sopra o a selezionare il solo parametro che ci lascia scampo. Ma in quanto composte da dati numerici, le classifiche non lasciano scampo, ne margine di analisi.
Soprattutto se la situazione è come quella fotografata dalla Classifica Censis delle Università italiane edizione 2021/2022.
Così mentre ci sono gli atenei che si mantengono stabili e ce ne sono altri che salgono, c’è Catania che precipita.
L'Università di Catania, sempre meno appetibile, continua nella sua emorragia di iscritti e - passando sotto la soglia dei 40.000 studenti - esce dalla cerchia dei mega atenei statali per passare a quella dei grandi (quelli compresi tra i 20.000 e i 40.000 studenti).
E tra i grandi atenei statali si posiziona al terzultimo posto della classifica. Con un punteggio di 78,5 - a fronte del 93,3 del primo posto di Perugia - l’Unict si posiziona al 15° posto, davanti solo a Chieti e Messina.
“Chiudono la classifica dei grandi atenei statali - scrive il Censis nel comunicato di sunto della classifica - l’Università di Messina (76,5), di Chieti e Pescara (78,3) e di Catania (78,5), quest’ultima proveniente dal gruppo dei mega atenei statali, che si inseriscono, rispettivamente, in ultima, penultima e terzultima posizione”.
Una classifica basata su sei criteri diversi: borse, comunicazione, internazionalizzazione, servizi, strutture e occupabilità.
Penultima in internazionalizzazione e in occupabilità, l’Università di Catania non riesce a posizionarsi tra le prime 10 classificate in nessuna delle categorie.
Ma non solo.
Se guardiamo le classifiche sulla didattica la situazione non migliora.
Tra le trinnali statali, l’Unict si posiziona penultima tra i percorsi letterari e in quelli politico-sociale e comunicazione, quartultima tra i percorsi economici e quelli scientifici. Al 27° posto su 30 nei percorsi sanitari.
E neanche le magistrali a ciclo unico lasciano scampo: la storica giurisprudenza catanese si posiziona al 30° posto su 34. Dopo Catania solo Camerino, Napoli Parthenope, Messina, Cassino e Molise.
Medicina e chirurgia? 19° posto su 27.