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Lampedusa, l'aeroporto cresce del 154% rispetto al 2015 nonostante il covid

25-01-2022 06:00

Lucia Murabito

Cronaca, Focus,

Lampedusa, l'aeroporto cresce del 154% rispetto al 2015 nonostante il covid

Tafuri: "Aumenti che nello stesso periodo non si riscontrano in nessun altro aeroporto siciliano”

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Tafuri: “Un aumento del +154% del traffico passeggeri per il periodo 2015/2021 e del +187% del traffico movimenti nello stesso periodo non si riscontra in nessun altro aeroporto siciliano”


Non è stato un periodo felice per il turismo e i viaggi e fare un bilancio in termini di numeri per gli aeroporti siciliani è un bagno di sangue. Frontiere bloccate, continue restrizioni e variazioni, aerei che volano vuoti per consentire alle compagnie di mantenere la presenza negli scali in attesa che la situazione pandemica dia una tregua. 
In questa situazione di totale incertezza e continuo cambiamento c’è uno degli aeroporti siciliani che rappresenta un unicuum nelle statistiche - in crescita nonostante tutto - e  nella modalità di gestione: l’aeroporto di Lampedusa, gestito da Ast Aeroservizi spa, azienda controllata al 100% da Ast - Azienda Siciliana Trasporti spa.
Se guardassimo solo ed esclusivamente al numero dei passeggeri, con un traffico di 284.954 passeggeri nel 2021 chiaramente non potrebbe minimamente reggere il confronto con Catania e Palermo che superano rispettivamente i 6 milioni e i 4 milioni di passeggeri. Ma il conteggio del traffico passeggeri è funzionale a definire le percentuali.
Stando ai numeri, nel periodo ante-Covid i risultati hanno visto l’Aeroporto di Lampedusa crescere più degli altri quattro scali siciliani (Catania, Palermo, Comiso e Trapani) attestandosi tra i primi tre aeroporti in Italia per crescita con un + 49,9% nel trend 2015-2019, superato solo da Napoli (+76,2%) e Milano Malpensa (+55,2%).
Il tutto mentre Comiso perdeva già il -5,6% e Trapani il -74,1%.

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Nel 2020 - anno caratterizzato dai maggiori blocchi e impedimenti causa Covid -  per quanto in calo, l’Aeroporto di Lampedusa ha comunque perso meno degli altri Aeroporti siciliani.

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Preparandosi così al risultato del 2021: nell’anno appena concluso l’aeroporto gestito da Ast ha fatto rilevare un’imponente crescita con totale recupero ed il superamento dei livelli già eccellenti raggiunti nel 2019.

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Al di là dell’attestazione del lavoro svolto - spiega ai nostri microfoni il presidente della capogruppo AST Gaetano Tafuri - questi dati sono importanti rispetto a quella che potrà essere la politica di gestione degli aeroporti siciliani ed in particolare rispetto ad eventuali accorpamenti.

 

Nonostante questo per Lampedusa questo è stato l’anno dei record: abbiamo faticato per tenere a regime l’aeroporto tra le numerose richieste e tempi, spazi e logistica limitati. Ma ci siamo riusciti. Abbiamo in progetto già dal 2022 di investire per migliorare e ampliare il numero di voli e quindi di passeggeri ospitati a beneficio di tutto il territorio. Ast Aeroservizi non è un imprenditore privato il cui obiettivo è fare utili. Siamo una società pubblica e tutto ciò che si sviluppa si sviluppa a favore del territorio”.

“Un aumento del +154% del traffico passeggeri per il periodo 2015/2021 e del +187% del traffico movimenti nello stesso periodo non si riscontra in nessun altro aeroporto siciliano”.

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Entro il 2022 oltretutto riusciremo ad adeguare le tariffe aeroportuali, cioè adeguare le tariffe ai costi di gestione. In questo modo oltre ad aumentare il traffico passeggeri riusciremo anche ad ottenere utili dalla gestione dell’aeroporto. Utili che ci serviranno per nuovi investimenti a beneficio del territorio perché più turisti atterrano più si sviluppa economia nel territorio”.

 

Come per tutte le partecipate di Ast, l’obiettivo da quando mi sono insediato è di zero spreco. Se guardiamo al rapporto di operatività ponendolo a confronto con quello degli altri aeroporti siciliani il dato è evidente. Trapani ha costi 9 volte superiori agli incassi: più movimenti fa più in negativo è la gestione”.
L’aeroporto di Lampedusa ha una prerogativa: la richiesta al momento è maggiore rispetto alle tratte che possiamo garantire, soprattutto nel periodo estivo. L’aerostazione ha una dimensione ed un’organizzazione tale per cui facendo i salti mortali riusciamo a rispondere alle esigenze, ma sarebbe utile per il territorio poter ampliare il numero di voli e di tratte in arrivo”.
Tutte le compagnie low cost richiedono un beneficio economico per garantire le tratte e fare atterrare i loro aerei. Trapani è l’emblema di questo tipo di politica: ha sempre comprato il traffico di Ryanair e non appena Ryanair non ha più avuto il suo ritorno economico ha chiuso tutte le tratte dall’oggi al domani”.
Ma se il traffico devi comprarlo, l’aeroporto deve necessariamente avere un ritorno economico di altro tipo perché i costi sono elevatissimi e rientrare nel pareggio di bilancio è praticamente impossibile”.

 

La lettura di questi dati - che per noi è gratificante perché dimostra che la nostra gestione nella capogruppo e nelle partecipate sia una gestione forte ed economicamente efficace e improntata alla razionalità e centrata sull’evitare lo spreco di risorse pubbliche - serve anche ai fini di una strategia d’insieme”, afferma Gaetano Tafuri.


La notizia degli ultimi giorni è infatti quella della volontà da parte del Governo Musumeci di creare due società di gestione (una orientale e una occidentale) per la gestione dei sei scali dell'Isola. Cosa significa in termini economici?


Credo che l’esempio più evidente per capire come questi dati possano essere utili sia quello dell’aeroporto di Trapani”, spiega Tafuri.
Per una questione logistica serve un territorio, ma come aeroporto non è attrattivo di per sé e ha bisogno di essere continuamente sostenuto. Cosa che la Regione ha fatto con milioni di euro di finanziamenti e di ricapitalizzazioni”.
A conti fatti, invece, Lampedusa è l’unico aeroscalo siciliano a non aver ricevuto sovvenzioni pubbliche. Gli altri Aeroporti minori sono stati destinatari, direttamente ed indirettamente, di aiuti economici da parte della Regione Siciliana:

  • finanziamento ai Comuni dei territori degli Aeroporti di Trapani e Comiso per oltre 34 mln di Euro con la finalità di sviluppare il traffico aereo dei due scali;
  • finanziamento di interventi per la implementazione di Voli CARGO per l’Aeroporto di Comiso per oltre 2 mln di Euro;
  • finanziamento per oltre 1 mln di Euro per la copertura dei costi del servizio di Torre di Controllo ENAV dell’Aeroporto di Comiso;
  • finanziamento alla Società dell’Aeroporto di Trapani (AIRGEST S.p.A.) per oltre 13 mln di Euro;
  • sottoscrizione di azioni di AIRGEST S.p.A. per circa 8 mln di Euro;
  • realizzazione opere di collegamento viario per l’adduzione all’Aeroporto di Comiso per oltre 60 mln di Euro;
  •  finanziamento alla Società di gestione dell’Aeroporto di Comiso (SO.A.CO. S.p.A.) per circa 3 mln di Euro.

 

È una scelta politica che non discuto”, prosegue Gaetano Tafuri. “Lampedusa non ha mai ricevuto un euro, non ci siamo mai presentati con il cappello in mano. Anche se sarebbero stati utili, soprattutto nel periodo Covid. La gestione virtuosa della capogruppo ha sempre consentito di sostenere le sue partecipate con ampia soddisfazione”.
Ma se si pensa di fare un’unica società è impensabile che gli utili di Lampedusa vadano a coprire le perdite di aeroporti come quello di Trapani. I numeri sono troppo ampi e il rischio sarebbe quello di portare in deficit società come Ast che invece economicamente funzionano e riescono finalmente a reggersi”.


La soluzione?


Probabilmente la soluzione potrebbe essere che sia la Regione a farsi carico degli eventuali scompensi, acquisendo di fatto gli aeroporti e creando una società ex novo controllata direttamente dalla Regione. Penso che il rischio sarebbe di avere una società a perdere, che necessita di continui rifinanziamenti, come già adesso sono Trapani o Comiso. Ma in questo modo Ast, che ha faticato per poter avere i conti in regola, potrebbe avere il bilancio al sicuro”, conclude Tafuri.
 

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