di Flavia Greco
Diventare “Operatori di pace” con l'associazione umanitaria italiana “Emergency - Life support for Civilian War Victim” è la proposta che alcune classi quinte del Liceo Statale “Archimede” di Acireale hanno raccolto per l’anno scolastico 2021-2022.
Da dove nasce l’idea di creare un percorso di alternanza scuola-lavoro con un'associazione umanitaria e perché si è scelto proprio Emergency?
“L’idea è nata in occasione della cerimonia di intitolazione di un’aula del nostro liceo ai co-fondatori di Emergency, Gino Strada e Teresa Sarti. In quell’occasione, infatti, si è avviato il dialogo con alcuni volontari, militanti di Emergency”.
Sono queste le parole della referente, prof.ssa Paola Lizzio, che ha pensato questo percorso non solo per l’adempimento formale di un obbligo, il PCTO, ma soprattutto come veicolo di orientamento per l’emergere di vocazioni professionali non scontate e per stimolare la riflessione e il desiderio di essere motore di cambiamento. “Educare cittadini responsabili e attivi, operatori di pace che sappiano mettersi in ascolto dell’Altro”, continua la professoressa, “è ciò che significa fare della scuola un luogo di autentica formazione e al contempo motore del cambiamento”.
Gli studenti aderenti al progetto hanno ricevuto una formazione teorica finalizzata alla sensibilizzazione in merito alle conseguenze della guerra sulla vita dei civili e ai progetti di Emergency per garantire cure gratuite e di qualità a tutti, anche lì dove le guerre esplodono. Formazione che è stata un vero “training sui diritti umani”, come riferiscono molti degli studenti intervistati. L’esito più significativo della formazione conseguita è stato forse l’entusiasmo con cui gli studenti hanno partecipato alla organizzazione della “Marcia per la pace” lungo le strade di Acireale lo scorso 20 Aprile, a due mesi dallo scoppio del conflitto russo-ucraino, e il confronto sui temi del libro postumo di Gino Strada “Una persona alla volta”.
La fase di tirocinio invece ha visto i ragazzi impegnati in attività di raccolta fondi per l’associazione presso la sede di Emergency a Catania: la vendita delle cosiddette “Colombe per la pace”.
Ma gli “operatori di pace” hanno anche svolto una intensa attività di sensibilizzazione sui temi della guerra e della cura presso il liceo con la distribuzione e la realizzazione degli stracci di pace (semplici pezzi di stoffa bianca da appendere agli zaini e alle porte delle aule per esprimere il ripudio della guerra e della violenza) e curando l’allestimento sul sito ufficiale del liceo di materiali informativi sui progetti che Emergency realizza in Italia e nel mondo “per capitalizzare l’esperienza a beneficio delle classi che verranno”.
Infine gli studenti hanno avuto la fortunata occasione di affiancare il lavoro degli educatori, anch’essi volontari di Emergency, presso un centro SAI (Sistema Accoglienza e Integrazione) per minori stranieri non accompagnati, confrontandosi con scelte lavorative non scontate come quelle che si occupano di difendere e garantire i diritti di coloro che ne sono esclusi.
“Tra tutti i progetti che potevo scegliere sapevo che questo poteva appagare il mio desiderio di aiutare altre persone e mettermi al servizio del bene comune.” Questa è la testimonianza di Alessandro a seguito dell’esperienza vissuta. A lui fa eco Elena, “Non mi ero mai avvicinata al mondo del volontariato, da questo progetto di alternanza ho ricevuto tanto e ho imparato che tante e varie sono le professioni che si adoperano per il sociale”.
Resta aperto il desiderio di fare tante altre esperienze.