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Autorità Portuale: le faccende si fanno delicate. Lo strabiliante diniego ad accesso agli atti da parte di co

05-10-2023 07:30

Pierluigi Di Rosa

Cronaca, Focus,

Autorità Portuale: le faccende si fanno delicate. Lo strabiliante diniego ad accesso agli atti da parte di consiglieri comunali

La Trasparenza è una cosa seria, devono finirla con questi metodi! E in genere, quando fanno tutte queste storie per nascondere gli atti...

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La Trasparenza è una cosa seria: devono finirla con questi giochetti!

Le faccende che si stanno sviluppando attorno all'Autorità del Mare della Sicilia Orientale, quella che riguarda gli incredibili porti di Catania ed Augusta per intenderci, si stanno facendo delicate assai.

Anzi, probabilmente la soglia di attenzione si è già superata.

 

Di come sono tenuti e ridotti, almeno per quanto riguarda quello di Catania, lo abbiamo più volte video documentato e non è roba da città civile.

Ma ormai si sa che Catania non è una città seria e quindi chi mette le mani sui suoi spazi pubblici pensa di poterci fare o non fare quello che vuole.

 

Nell'ultimo articolo che abbiamo dedicato al porto di Catania abbiamo acceso un focus su stipendi e ruoli dei vertici di questo ente pubblico: lasciamo perdere, chi non lo ha fatto vada a leggere e ci si rende conto che siamo già fuori da ogni logica.

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Uno degli aspetti più controversi rilevato attiene al ruolo più che debordante del Segretario Generale Attilio Montalto, che, oltre ad essere appunto Segretario Generale, risulta responsabile di ben 4 direzioni e mezzo sulle 8 in cui è suddiviso l'intero organigramma: una sorta di imperatore praticamente.

E la cosa più singolare che il dr. Montalto risulta anche responsabile dell'Anticorruzione e della Trasparenza: controllore e controllato, lo abbiamo già scritto.

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Bah!

 

Comunque, è proprio in questa veste che Montalto diventa il protagonista dell'ultima vicenda che si intreccia con un'altra, intricatissima, relativa al contestatissimo affidamento diretto dei servizi generali dei due porti a società privata niente meno che per 25 anni, e con modalità e ripartizione costi che hanno già scatenato una bufera.

 

Dell'affidamento ci siamo occupati, come sta tentando di occuparsene il consiglio comunale di Augusta, che però non riesce a raggiungere il numero legale per aprire uno straccio di seduta, mentre il consiglio comunale di Catania non sa neanche che in città c'è un porto. Lasciamo stare.

 

Ma cos'ha combinato Montalto?

Ha firmato una lettera, nella qualità di Segretario Generale dell'Autorità Portuale, che se l'avesse letta il Responsabile dell'Anticorruzione e Trasparenza come minimo lo avrebbe deferito agli ispettori ministeriali, ma siccome il Responsabile della Trasparenza è lui stesso probabilmente si è confuso e non ha fatto niente.

 

La lettera è in realtà un diniego ad una richiesta di accesso agli atti effettuata da alcuni consiglieri comunali di Augusta proprio sulla affaire dell'affidamento diretto di cui sopra, deliberato sua sponte ed in maniera pasticciata (nell'articolo citato spieghiamo il perché) dal presidente dell'Autorità Francesco Di Sarcina.

 

Intanto da notare le date: il Segretario Generale/Responsabile Trasparenza Montalto aspetta l'ultimo giorno utile, il 30esimo, concesso dalla legge per fare il proprio dovere. 

Tanti infatti sono i giorni  massimi, 30, che la legge sulla Trasparenza assegna ai titolari di Uffici Pubblici per adempiere alle richieste di informativa.

 

Ma sono le motivazioni con cui il Segretario Generale/Responsabile Trasparenza Montalto nega il diritto dei consiglieri a lasciare basiti.

 

E ancor di più per il fatto che tale diniego si baserebbe addirittura su un parere dell'Avvocatura dello Stato, che siamo davvero curiosi di leggere e conoscere chi lo ha firmato: faremo accesso agli atti per saperlo! 

 

Intanto la risposta di diniego del Segretario Generale/Responsabile Trasparenza dell'AdSM della Sicilia Orientale Attilio Montalto la pubblichiamo in originale, così com'è, perché è davvero incredibile che il titolare di un ufficio pubblico di tale rilevanza possa scrivere una cosa simile:

 

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Se chi legge non ci crede che sia stata scritta una cosa simile o gli viene difficile leggerla o vuole conservarla come case study a futura memoria, a seguire il file PDF:

Finora  abbiamo scherzato, sul filo dell'ironia se non della satira, ma qua la questione si fa seria, per niente banale.

 

Il dr. Attilio Montalto, in quanto Segretario Generale ed anche Responsabile dell'Anticorruzione e Trasparenza del''Autorità Portuale, ruoli in virtù dei quali percepisce stipendio e premi di rendimento che superano i 200 mila euro l'anno, è un Pubblico Funzionario e in quanto tale deve “attenersi ai principi comportamentali dell’integrità, correttezza, buona fede, proporzionalità, obiettività, trasparenza, equità e ragionevolezza, imparzialità”: è quanto recita il testo Unico sul Pubblico Impiego.

 

Ora, il dr. Montalto, certamente qualificato e con curriculum attestante formazione e competenze adeguate al ruolo, non può non sapere che l'accesso civico, al di là della qualificazione eventualmente asserita dal richiedente, è dal  2013, quindi da oltre dieci anni, regolato dall'articolo 5 del D.Lgs 33 che al comma 3 recita: “L'esercizio del diritto di cui ai commi 1 e 2 non e'  sottoposto ad alcuna  limitazione  quanto  alla  legittimazione  soggettiva  del richiedente. L'istanza  di  accesso  civico  identifica  i  dati,  le informazioni o i documenti  richiesti  e  non  richiede  motivazione.

 

Sempre nello stesso articolo è prescritto il termine di 30 giorni di cui abbiamo scritto prima e che il Segretario Generale/Responsabile Trasparenza Montalto ha praticamente utilizzato sino all'ultimo minuto prima di negarlo.

 

Ora è chiaro che il richiamo all'art. 43 del TUEL, con l'incredibile motivazione secondo cui i consiglieri comunali non avrebbero legittimazione ad ottenere le informazioni richieste va oltre il surreale, ed in ogni caso cozza con quanto previsto dalla normativa cosiddetta FOIA (Freedom of Information Act) che rafforza il citato art. 5  che garantisce l'accesso generalizzato, da parte di qualsiasi cittadino e senza alcuna motivazione ed interesse!

 

Ed è a questa qualificazione che, in doveroso ossequio ai principi sopra richiamati, in particolare la “buona fede e correttezza”, cui aggiungeremmo la “leale collaborazione tra istituzioni”, considerato che a richiedere gli atti erano altri pubblici funzionari nell'esercizio delle loro funzioni, che il Segretario Generale/Responsabile della Trasparenza Montalto doveva attenersi. E non lo ha fatto.

 

A questo gravissimo comportamento i consiglieri del comune di Augusta Roberta Suppo, Salvatore Blanco, Giancarlo Triberio, Francesco La Ferla, Carmela Contento hanno reagito con una durissima nota che riportiamo integralmente:

"I CONSIGLIERI DI OPPOSIZIONE RICORRONO AL RESPONSABILE DELLA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE DEL MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI PER LA VICENDA PORTO DI AUGUSTA

 

La questione riguardante il Porto di Augusta potrebbe sembrare materia riservata agli addetti ai lavori. 

 

In realtà, con gli affidamenti dei servizi portuali ad un solo concessionario per venticinque anni, tocca non solo la città di Augusta, ma tutto il territorio che si affaccia sul Porto.

 

Per questo motivo, sin da subito, noi consiglieri di opposizione abbiamo mostrato tutte le nostre perplessità. Lo abbiamo fatto anche in Consiglio Comunale dove però, come è ormai abitudine, non abbiamo trovato nessun spazio di ascolto. La nostra battaglia non per questo si è fermata e vogliamo continuare a fare luce su questa vicenda che è assai oscura e che coinvolge direttamente l’amministrazione comunale e la maggioranza guidata dal Presidente del Consiglio.

 

Nuovi e inquietanti segnali ci vengono dagli ultimi avvenimenti. 

Per fare chiarezza sull’iter di questo affidamento effettuato dall’Autorità di Sistema Portuale, qualche settimana fa ci eravamo premurati di fare un accesso civico agli atti presso questo stesso Ente. 

Dopo aver tergiversato, dall’AdSP non ci hanno fornito gli atti richiesti con la motivazione che i consiglieri non hanno titolo per fare una tale richiesta.

 

Ciò è del tutto inaudito. L'accesso civico è un diritto di qualsiasi cittadino che voglia approfondire una questione riguardante il territorio o che abbia un legittimo interesse. 

Ancor più se a richiedere gli atti sono Consiglieri Comunali che, ottemperando al mandato conferito loro dai cittadini e nell'adempimento del proprio dovere di controllo, intendono vederci chiaro su una vicenda che preoccupa non poco e che può aver delle gravi ricadute sulla nostra economia. Cosa si sta cercando di nascondere? 

Gli atti sono "pubblici" e "non sono coperti da segreto", condizione quest'ultima che, quantomeno avrebbe dato un senso alla risposta ricevuta.

Non si può, poi, non osservare l’apparente immobilismo di Amministrazione, Presidente del Consiglio Comunale e maggioranza che hanno accettato supinamente questa situazione nella quale, peraltro, è coinvolta una eminente esponente della Giunta

La domanda naturale è: tutti questi lavorano per gli interessi dei cittadini e di tutti gli operatori economici oppure si curano dell’interesse dei soliti pochi? 

E il “nostro” rappresentante del Comune di Augusta in seno al comitato di gestione dell’AdSP nulla ha da dire?

La Città e il territorio hanno bisogno di risposte. 

Conosciamo tutti decine di operatori portuali che lavorano con estrema professionalità e che danno lavoro a centinaia di lavoratori ma che, con poche spiegazioni, sono stati inopportunamente messi di lato e non coinvolti nel progetto di finanza dell’AdSP.

Noi continuiamo la nostra battaglia. 

Abbiamo deciso di inoltrare al responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza del Ministero, una istanza per il riesame della nostra richiesta, in virtù delle leggi che regolano l'accesso civico agli atti. 

Attendiamo adesso che l'organismo di vigilanza si esprima sulla materia, confidando che lo faccia in tempi brevi e che tutta questa "opacità" non nasconda eventuali fatti di maggior gravità."

 

Grave, una vicenda molto grave.

Adesso attendiamo, con i consiglieri e non pochi operatori portuali, la risposta del ministero.

Aspettiamo.


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